Les Anarchistes
Pietro Gori dei toscani Les
Anarchistes è un lavoro che forse qualcuno potrebbe trovare fuori tempo massimo.
Infatti parlare di Gori, personaggio mitico del mondo anarchico a cavallo dei
due secoli trascorsi, potrebbe essere una sorta di beau geste artistico e nulla più. Invece Les Anarchistes – non solo
ensemble musicale ma soprattutto proposta culturale e politica – riescono a
fare rivivere con un progetto musicale affascinante la figura di un uomo che ha
cercato di affrontare un periodo storico in traboccante trasformazione con le
armi della parola della testimonianza e dell’elaborazione politica.
Anche grazie alla scrittura di
inni e canzoni quali Inno del primo
maggio, Amore ribelle, Inno dei lavoratoti del mare, Già allo sguardo, Addio a Lugano, Sante Caserio,
Stornelli d’esilio, presenti
nell’album in versioni rielaborate, la figura di Gori si unisce, in maniera sicuramente
contestabile ma indelebile, ad un periodo importante e “mitico” della storia
sociale e politica del nostro Paese. E Les Anarchistes riescono a produrre,
partendo da una materia grezza ma non per questo obsoleta, un lavoro ricco di sonorità,
fecondo, pieno di forza interiore e colmo di speranze. Un disco non nostalgico,
ma ricco di stimoli e di spunti artistici non indifferenti; a suo modo
militante, certo, ma capace di non cadere nella facile retorica da reduci,
contrapponendo ad essa un carattere forte e fiero come da tempo si sentiva il
bisogno.
Les Anarchistes (insieme ad altri
gruppi italiani quali La Casa
del Vento, Yo Yo Mundi, Gang, solo per citarne alcuni) rappresentano la spina
dorsale di una memoria che non può essere dimenticata o, peggio, banalizzata. E
bene ha fatto il gruppo toscano a riproporre, insieme a brani nuovi di zecca,
storie, parole, musiche di un altro tempo eppure ancora, almeno nello spirito,
tanto attuali. Come ricordato nel booklet, l’album è dedicato alla memoria di Pippa
Bacca, spirito libertario.
01. Inno del Primo Maggio
02. Stornelli d’esilio
03. L’estaca
04. Addio a Lugano
05. Già allo sguardo
06. Solo un bandito
07. Sante Caserio
08. Amore ribelle
09. Inno ribelle
10. Inno dei lavoratori del mare
11. Stornelli elbani
Cristina Alito:
voce
Alessandro Danelli:
voce
Nicola Toscano:
chitarra, bouzouky, voce
Max Guerrero:
keyboard, programming, groove, percussioni
Mauro Avanzino:
sax alto, flauto
Lauro Rossi: trombone
Pietro Bertilorenzi:
basso
Mirko Sabatini:
batteria
Zita Barbara:
violino
Lucariello: voce
Paola Angeli:
clarinetto basso
Danilo Grandi:
contrabbasso