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Lorenzo Carulli

Present Past

Nel brano Adesso che il pianista e compositore Lorenzo Carulli mostra attraverso il canto musicale tutta l’incertezza, l’insicurezza, l’imbarazzo e l’umiltà prolifici di chi vuole comunicare qualcosa, senza contrastare avanguardisticamente ciò che lo precede. Sono sentimenti uberi, quasi materni, capaci di donare vita con dolore, anche se il dolore nasce da altro: l’oppressione della proliferazione di strade possibili che rendono per questo il canto sospeso, continuamente impacciato, pronto a soffermarsi e guardarsi indietro a ogni passo.

Non guardarsi mai indietro è una della prerogative dantesche; ma nella Commedia, ovvero nella sua opera compiuta, nella superbia di dover decretare e giudicare gli altri per l’essenza stessa dell’opera che si sta compiendo…nella Vita nova tutt’altro: questo è il primo passo di Carulli, un primo passo timido, tanto da chiamare il proprio album Present Past un EP. Per risultati raggiunti però potremmo a tutti gli effetti chiamarlo album: il compositore stesso, giovane pianista salentino cresciuto a Roma, capace di vantare numerosi premi anche internazionali, lamenta l’eccessivo gusto contemporaneo per il minimalismo contro cui la sua opera deve combattere. Su questo mi sento di rassicurarlo: il minimalismo trionferà pure nel mainstream, ma nell’underground di artisti che continuano un discorso musicale storico ce ne sono a bizzeffe, in ogni genere e in ogni forma per fortuna, e basterebbe spulciare questo sito.

 

In Adesso che, così come poi in altri brani come Bell3, la ricerca di un posto nel mondo non si esaurisce in ricerca fine a se stessa, ma approda sempre, o parte già, da una scelta melodiosa, ideale per un accompagnamento cinematografico; da cinema muto però, con una passeggiata in campo lungo chapliniana mentre si chiude il film sulla coppia felice che va incontro al mondo. Tutto è quindi inserito in una cornice primo-novecentesca, partendo appunto dalla cantabilità continuamente ricercata e proposta sul viale del tramonto, e inquietante confronto con la poliedrica pulsione dell’esterno così ricco, così prolifico, così profondo, che non può far altro che portare al frammento, ma a un frammento reboriano, proto-religioso nella sua ricerca di un finale che porti, proprio come nelle opere dantesche, prima o poi a un dio o a Dio.

Questo è uno degli innumerevoli spunti musicali che si possono rintracciare nell’opera di Carulli, e su questo la costanza compositiva di un impianto che si rispecchi nel macro e nel micro è confermata quasi in ogni traccia. Prendiamo ad esempio Tepore: nell’inquietudine iniziale che non cede però all’atonalità (anche perché sarebbe di per sé un approdo, schönberghiano o meno poco importa), la mano destra sembra essere un cieco che brancola nello sterminata cultura occidentale alla ricerca di qualcosa che lo distingua dagli altri; ma è un cieco coraggioso, postmoderno come Sirio dei Cavalieri dello zodiaco, che si acceca per non rimanere pietrificato dal cattivo cavaliere di Medusa, kitsch nel migliore dei casi, pacchiano per lo più; lo scandaglio di qualcosa che lo distingua va avanti per un po’, ma anziché diventare frustrazione rassegnata, scoraggiata e persa nel senso coloristico che gli darebbe Max Manfredi (per citare chi del minimalismo se ne sbatte alla grande), approda a un tepore coinvolgente e rassicurante, con tutte le malizie del pop, dell’ascoltabile, dell’arioso; dai baratri del banale si salva però per la sua stessa fantasia che si esprime nella brevitas, pochi secondi per esprimere il traguardo, quanto di più lontano ci possa essere dal ridondante, perpetuo e frastornante tormentone.

Con questo atteggiamento Lorenzo Carulli si presenta al mondo, e noi non possiamo far altro che apprezzarne il coraggio e l’umiltà…o forse qualcos’altro possiamo apprezzare: la musica finalmente.

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In dettaglio

  • Anno: 2021
  • Durata: 28:18
  • Etichetta: Dogma Distro

Elenco delle tracce

01. Bell3
02. Adesso che
03. Easy peasy
04. Tepore
05. Happenstance
06. Moon prom
07. Frère Jacques
08. Me too

Brani migliori

  1. Tepore
  2. Adesso che
  3. Bell3