La passione è intensa, l’anima è ‘messa a nudo’, l’amore per la musica e per le sue possibilità performative è incondizionato, la memoria personale e le memorie collettive si fondono e si confondono in Processione D’Ammore, il disco del sassofonista Pino Ciccarelli pubblicato dalla Polosud Records di Napoli.

La Processione del musicista campano è, a tutti gli effetti, una melanconica passeggiata in un giardino lussureggiante dove gli echi della memoria emergono con vitalità ad ogni traccia: il ricordo del padre clarinettista e dei suoi insegnamenti, il ricordo dell’età adolescenziale, la musica bella e dannata che rapisce e che “orienta” la vita del performer sono i tasselli di questo eccellente lavoro, nel quale Ciccarelli recupera il suo passato prossimo e remoto, partendo dall’infanzia trascorsa nelle strade di Marianella, nell’immediata periferia di Napoli, il luogo dove è nato Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, autore di Tu Scendi dalle Stelle o Quanno Nascette Nennillo a Betlemme.

La musica devozionale e i riti delle aree di Chiaiano e Marianella sono ampiamente citati e rievocati nelle tracce di apertura – La Festa di Santa Cecilia, Venerdì Santo e Processione d’Ammore – per riproporsi prepotentemente in Canto del Pellegrino a San Gerardo Maiella.

Il disco di Ciccarelli, quarantasettenne sessionman di razza, è intriso di seducente passione mediterranea tra bozouki e fisarmoniche, di costanti riferimenti bandistici e di esperienze jazzistiche o progressive che emergono nella meditativa Ricciulella (eccellente la sua reprise con Ricciulella…quasi in trio) o nella solare La Safari Gialla.

I testi di Myriam Lattanzio in Fronna per Nataluccio, le marcette di ’74 e la voce di Pina Cipriani nella delicatissima Verde Luna completano un dipinto sonoro, impreziosito dall’ottimo booklet del CD, ricco di materiale fotografico e note dell’autore.

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