ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Elga Paoli

Profumo di Jazz

Una voce morbida, sensuale, armoniosa, densa di chiaroscuri, a tratti intensa fino a giungere quasi ad una sorta di “sofferenza”, per un disco che si può definire sicuramente “di classe”.

Per parlare di questo lavoro, realizzato da Elga Paoli,conviene partire da un commento, diciamo, conclusivo, perché si può in tal modo definirlo in maniera sintetica ed esaustiva; le undici tracce di Profumo di Jazz catapultano l’ascoltatore non tanto nel classico locale fumoso, regno di trombettisti virtuosi, di sassofonisti tormentati, di cantanti induriti dalla vita, quanto piuttosto in un jazz club per amatori, per cultori, un luogo più simile, se ci si passa il parallelo, ad un circolo di lettura in cui, più che il drink, è di casa l’attenzione, la rilassatezza, il desiderio di assaporare fino in fondo le note e le parole.

Le due sezioni ritmiche si incrociano fra loro per creare il groove, quello giusto, voce e pianoforte si adagiano, quasi, su questo tappeto sonoro, quasi abbracciate, qua e là, dai fiati e da un’intrigante fisarmonica; la Paoli si dimostra, oltre che una cantante davvero intensa, anche una pianista dal tocco delicato, eppure ricco di coloriture e brillante nell’esecuzione.

Toni soffusi, quindi, per un lavoro tutto sommato abbastanza easy, eppure altrettanto intimo, che si lascia ascoltare piacevolmente e non disdegna di mettere in luce anche le doti interpretative dei musicisti coinvolti, raffinato nell’esecuzione e vicino, in un certo senso, ad alcune produzioni, anche di carattere più specificamente pop, degli anni ’60.

Anche per questi motivi quest’album può sicuramente incontrare l’interesse di chi non è, in senso stretto, un jazzofilo puro, ed avvicinarlo in modo tutto sommato mediato, ad un genere, il jazz, che fa delle sfumature e dei dettagli le sue caratteristiche più tipiche.

Da ascoltare comunque con molta attenzione così da cogliere, appunto, i dettagli e non rischiare di perdere quei passaggi più intriganti e “nascosti” che lo caratterizzano e ne connotano l’esecuzione.

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Gabriele Rampino, Stefano Isola
  • Anno: 2010
  • Durata: 40:19
  • Etichetta: Koinè/Dodicilune Records

Elenco delle tracce

01. Il prezzo

02. Sotto la pelle

03. Incongruenze

04. Pianeta uomo (Profumo di Jazz)

05. Un bacio nel buio

06. Facile

07. Spleen-dream

08. Il fantasma dell’amore

09. Il corpo

10. Le ragioni (Non giocare)

11. Ultimi fuochi

Brani migliori

  1. Un bacio nel buio
  2. Facile
  3. Spleen-dream

Musicisti

Elga Paoli: piano, voce Fabrizio Bosso: tromba Gian Piero Lo Piccolo: sassofoni Roberto Palermo: fisarmonica Stefano Nunzi: contrabbasso Francesco Puglisi: contrabbasso Alessandro Marzi: batteria Marco Rovinelli: batteria