Dora Markus
Scegliere un nome che è stato
reso immortale da Eugenio Montale stuzzica la curiosità e crea aspettative
molto alte. Aspettative che il gruppo romagnolo ha rispettato, per ora, con Qualcuno, primo delicato ep registrato
in casa, totalmente autoprodotto e auto distribuito (lo si trova in download
gratuito sul MySpace del gruppo).
La tile-track apre il disco con
una lirica piuttosto esistenzialista ed è caratterizzato da un inizio lento,
quasi rarefatto, che man mano si vivacizza e si arricchisce con strumenti e
malinconie instabili sino alla parte finale del brano in cui sono il ritmo e le
suggestioni musicali a dare il senso delle parole non dette. In Con cura è l'aspetto lirico che si
impone grazie anche al canto particolare e spesso un po' criptico di Andrea
Ceccanti che ben si sposa con le sonorità di chitarre acustiche ed elettriche
così poco continue. Degni di nota i versi «Mi ciberò dei punti deboli / dei
tuoi cliché puliti / ti vestirò con cura / sarai per me la sola» che manifestano
la poesia di questa canzone d'amore (e di dedizione). Con Rita cambiano ritmi e suoni e il tutto si fa più narrativo e affine
a strutture maggiormente usuali: il risultato è piacevole e leggero, ma meno
ricercato e meno originale. Chiude l'ep Splendidi
nuovi errori in cui l'impatto delle immagini evocate dalle parole, le
percussioni e i ricchi fiati di Enrico Farnedi ottengono i risultati più
interessanti.
Incuriositi da queste prime
affascinanti canzoni – a cui, per dare un riferimento, è possibile in certe
parti assimilare alcuni tratti di Marco Parente – non ci resta che aspettare
l'album di esordio, augurandoci che i Dora
Markus si mantengano all'altezza (anche poetica) del nome che portano.
01. Qualcuno
02. Con cura
03. Rita
04. Splendidi nuovi errori
Andrea Ceccanti:
voce e chitarre
Roberto Ceccanti:
chitarre
Luca Nobile:
batteria, tastiere, voce
Alessandro Sintucci:
basso
Enrico Farnedi:
fiati