Ron
Fatta eccezione per alcuni
passaggi che non lasciano indifferenti, Quando
sarò capace di amare è un episodio che non aggiunge granché alla storia
pluridecennale di Ron, né a quella
della discografia italiana. Questo perché l’album presenta dieci brani onesti, lineari,
ben confezionati, che scorrono via – grazie ad una perfezione stilistica… che
rasenta la noia – senza lasciare segni tangibili del loro passaggio. L’amore
poi, scelto come tema portante, non è almeno in questo caso certo la freccia giusta
da scoccare per centrare una parvenza d’originalità.
Rosalino Cellamare prende spunto
dal brano originariamente composto da Giorgio Gaber, quel Quando sarò capace di amare già cantato al Premio Gaber 2004, per
dar vita al momento meglio riuscito dell’intero lotto. La sua interpretazione –
profonda, passionale, commovente – si rivela azzeccata, per via del perfetto
equilibrio tra il rispetto dei tratti originali e la pacatezza della nuova veste.
Tra gli altri nove brani proposti vanno segnalate: l’opener Nonostante tutto, un bel singolo
orecchiabile che si lascia ascoltare senza risultare – anche dopo ripetuti
passaggi - troppo invadente; la corposa Occhi, trascinata da un arrangiamento
ricco e luminosissimo; la fascinosa Evviva
il grande amore, cosparsa di richiami latin e l’emozionante Sigillo del tuo cuore, liberamente ispirata al Cantico dei
Cantici di San Francesco.
Nell’album – al quale hanno collaborato,
in varie vesti, nomi di spicco come Mogol,
Lucio Dalla, Alex Britti e Renzo Zenobi
– manca un pizzico di sale, magari rappresentato da una maggiore peculiarità
nell’impostazione generale dei brani, che avrebbe sicuramente insaporito una pietanza
mainstream di certo buona, ma un po’ insipida e lontana dal farci fortemente desiderare
un affamato bis.
01. Nonostante tutto
02. Ladri
03. Se vorrai
04. Stella che non splende
05. Occhi
06. Quando sarò capace di amare
07. Tra realtà e sogno
08. Evviva il grande amore
09. Sigillo del tuo cuore
10. Il fiore del sale