Andrea Romano
Andrea Romano è l’esempio di chi, a un certo punto della vita, sceglie di seguire un sogno, quello dell’Arte. A 36 anni suonati, ex pilota di auto di rally e imprenditore, decide di dedicarsi interamente alle sue opere grafiche e alla musica. Dopo l’album d’esordio (Specchio nel blu del 2010), l’artista bresciano dall’aria un po’ dandy, pubblica la sua seconda opera intitolata Quante stelle un solo cielo. Dieci canzoni nate dalla creatività di Romano, dove parole e musica – come egli stesso dichiara nelle note di presentazione – nascono quasi sempre insieme al pianoforte ed esprimono il suo “vissuto” diretto o indiretto.
Un album a cavallo tra pop e canzone d’autore, in equilibrio perfetto, dove la voce avvolgente di Andrea “dipinge” storie, stati d’animo, emozioni, ora con colori chiari e luminosi, ora con altri tenui e soffusi. Le parole, autentiche e sincere, si intersecano perfettamente alle melodie, dirette e semplici, come ad esempio in Mondo e Lasciami, due tra gli episodi più significativi dell’intero lavoro. Le atmosfere più congeniali al nostro sono quelle calde, intime, confidenziali, come testimoniano Dimmi e Una piccola stella, ma anche quelle più solari di Marilù sono abbastanza convincenti. Se io fossi vento è dedicata al padre e alla “sua capacità di insegnare tramite le azioni senza mai cedere ai discorsi diretti”.
L’album si chiude con Ti lascio una canzone, omaggio al grande Gino Paoli, dove emerge chiaramente quanto il cantautore genovese abbia influito sulla formazione musicale di Romano. All’interno del booklet sono presenti i disegni dell’artista bresciano introdotti da una nota di Giovanna Galli. Un album sincero per un artista tutto da scoprire che si esprime attraverso parole e musica, colori e forme.
www.andrearomano.it
01. Mondo
02. Lasciami
03. Da te per me
04. Quando io saprò
05. Solo un passo
06. Marilù
07. Dimmi
08. Una piccola stella
09. Poi
10. Se io fossi vento
11. Ti lascio una canzone
Andrea Romano: pianoforte Lorenzo Lombardi: chitarra acustica ed elettrica Luigi Suardi: chitarra acustica ed elettrica Marco Barusso: chitarre: Simone Prestini : basso Leonardo Traina: batteria Sergio Orlandi: tromba Angelo Peli: sax tenore, contralto e flauto Andrea Andreoli: trombone Nadia Marchese: cori Alberto Pavesi: batteria Larry Mancini: basso: Paolo Costola: chitarra Marco Barusso: chitarra Valerio Gaffurini: tastiere Rocco Di Maiolo: sax in 07 Vincenzo Titti Castrini: fisarmonica in 01 Marco Franzoni: basso e chitarra in 10; hammond in 04