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Marco Sbarbati

Quello che è stato

Il 2020 non è stato soltanto un anno infausto. Ha prodotto anche cose positive e una di queste è certamente il disco d'esordio di Marco Sbarbati, Quello che è stato. Il cantautore marchigiano arriva a questo disco dopo più di dieci anni di esperienza in giro per il mondo e nella sua valigia artistica oltre a molti live, può vantare anche alcune colonne sonore, tra cui quella scritta per il film 'AmeriQua', sotto segnalazione di Lucio Dalla, che lo aveva ascoltato in Piazza Maggiore mentre suonava come artista di strada.

"Quello che è stato" è quindi un album figlio di tutta l'esperienza maturata da Sbarbati. Al primo ascolto lascia immediatamente sorpresi la sua voce pulita, quasi candida, che si muove sicura tra le tracce del disco, mai uguali. Ognuna ha un sound tutto suo, alternandosi tra canzoni più tranquille e altre dove il ritmo si fa invece più incalzante. Un album che quando arrivi in fondo senti che ti ha lasciato semi di positività, uno sguardo verso il futuro che in questo particolare periodo storico può soltanto farci bene. Un disco che ti fa riprendere per mano il passato e ti proietta verso il domani, ricordandoci che le nostre consapevolezze sono figlie - parafrasando il titolo -  di quel che è stato il nostro ieri. Tentare di cancellarlo sarebbe uno sbaglio. In definitiva un album dal sapore intimista dove l'ascoltatore riesce a rispecchiarsi.

Tra le tracce che ci piace segnalare prendiamo l'ultima, Quello che è stato, dove Marco sembra aprirsi a chi sta lo sta ascoltando mostrando la sua intimità, quella che pezzo dopo pezzo ha costruito con l’ascoltatore, brano dopo brano.
Meritevole di una segnalazione è anche La mia casa alla fine del mondo, arricchita dalla preziosa collaborazione con Erica Mou, una traccia che ricongiunge il cantautore con ciò che di più 'puro' c'è nelle nostre vite. La visione della natura, per esempio, e di ciò che ci fa sentire a casa. Perché in fondo ciò che ci fa sentire completi e sicuri è la nostra casa, sia reale che metaforica. Sentirsi a casa significa stare bene e al sicuro, e ciò può accadere anche nello sguardo di una persona che si ama.

"Quello che è stato" è un album di speranza laica, che ci spinge a superare la tempesta, a non pensare a ciò che il mondo pensa di noi ma a cercare sempre una novità che ci spinga a guardare avanti con fiducia. Un album che ci fa sentire liberi e ci fa tornare alle origini del benessere interiore. Un disco di cui in questo momento avevamo proprio bisogno.

Foto di Vanessa Illi

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Marco Sbarbati
  • Anno: 2020
  • Durata: 37:15
  • Etichetta: Icaro Records / DistroKid

Elenco delle tracce

01. Di nascosto
02. La mia casa alla fine del mondo  - feat Erica Mou
03. Il futuro un giorno alla volta
04. Il mare è sempre là
05. È solo una tempesta
06. Il tuo migliore ostacolo
07. Una novità
08. Non vai bene
09. Un corpo
10. Quello che è stato

Brani migliori

  1. Quello che è stato
  2. È solo una tempesta
  3. La mia casa alla fine del mondo