Primo & Squarta
«Hai fatto di pigliarmi per il culo con X-Factor, col talento lucidato sopra il piatto mentre fuori è solo un morto dopo un altro, dopo un altro, dopo un altro. Non sai in che posto sono finito, qua per non pensare ai guai cantano Sei un mito, qua non mi è concesso manco di essere un fallito, io me metto l’abito poi aspetto sabato per stare trito, poi me leggi sul giornale che so’ morto, proprio quel giornale col suo fare disinvolto che insegna come usare una pistola, come caricare un colpo, canta la movida in faccia alla vita che raschia il fondo». Inizia così Cantano tutti, il primo singolo estratto da Qui è selvaggio, terzo disco di Primo & Squarta.
Qui è selvaggio è un pugno che ti arriva dritto sullo stomaco quando meno te lo aspetti, è una sequenza delle foto più crude dell’Italia violenta, quella che da un lato si autodistrugge con i suoi morti, con i preti che hanno buone parole solo durante le omelie e poi hanno rapporti sessuali con le proprie fedeli, e dall’altro lato vive come se nulla fosse, guardando i reality show e vivendo nei social network.
Rappresentativo di quest’Italia addormentata e cieca è il ritornello di Cantano tutti, dove il pugno sullo stomaco fa più male in assoluto quando viene menzionato Stefano Cucchi, uno dei protagonisti dei fatti di cronaca nera degli ultimi mesi: «Cantanti brutti, cantano tutti be-bop a lula, l’Italia fa tutti frutti, non preoccuparti cantano tutti tranne che Stefano, Stefano Cucchi».
Qui è selvaggio è un ottimo disco di hip-hop italiano, fatto da due dei protagonisti migliori della scena romana: Primo & Squarta dei Cor Veleno, che dimostrano come questo genere musicale non sia affatto morto e come possa ancora essere fatto con maestria. A fare la differenza, non sono solo le rime di Primo ma anche le basi di Squarta, che ha creato il giusto beat per tutte e 15 le tracce, riuscendo a tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore dall’inizio alla fine del disco, in un crescendo di suoni che si diversificano canzone dopo canzone.
Ciliegine sulla torta sono i featuring che si contendono il microfono con Primo. In La gente dice, Vai via e Macumba santa fanno capolino gli esponenti più interessanti della scena hip hop romana: Masito dei Colle der Fomento, Grandi Numeri dei Cor Veleno, CaneSecco degli Xtreme team e Ill Grosso dei Bling Beatz.
Non mancano altri pezzi grossi della storia dell’hip hop di casa nostra come Tormento e Ghemon, che compaiono rispettivamente in Il padrone & il presidente e Il genio dello stereo.
Qui è selvaggio va bene sia per chi ama Primo & Squarta e per chi si avvicina all’hip hop per la prima volta, per chi ama il suono fatto in un certo modo e per chi non si accontenta delle solite rime che sono ben lontane dalla realtà che ci circonda.
01. La mia banda
02. La gente dice
03. Cantano tutti
04. Il genio dello stereo
05. Nun me fanno entrà
06. Macumba santa
07. Volgare
08. In nome del padre
09. Il padrone & il presidente
10. Supercazzola 1,2,3
11. La pietra dello scandalo
12. Vai via
13. Quello che fa stare bene
14. Non te penso non te stimo non te copio
15. Tanti saluti
Dj Mike: scratch e ricostruzione del suono (01) Masito: voce (02) Ghemon: voce (04) Ill Grosso: voce (06) Tormento: voce (09) Grandi Numeri: voce (12) CaneSecco: voce (12) Fabio Palmieri: chitarra (06, 09) Martina May: guest soul (08) Gabriele Centofanti: basso (09)