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Sarah Schuster

Rain From Mars

Arrivano da Schio, provincia di Vicenza, quattro anni di concerti, serate, spettacoli per “allenarsi” e crearsi un seguito, un promo, giusto per testare se la faccenda poteva funzionare anche in studio, visto che sul palco, anche, tra l’altro, quello di Italia Wave, le cose giravano davvero a dovere, e finalmente ecco il primo album, Rain from Mars, il debutto vero e proprio dei, o delle, (non ce ne voglia il batterista!!!), Sarah Schuster.

Formazione atipica, due chitarre, voce e batteria, senza basso, ed il preciso obbiettivo di non doversi per forza inserire in questo o quel genere; ad essere pignoli, ma davvero tanto, l’intro di The head and the voice rimanda a grandi linee al lavoro dei White Stripes, sempre per restare nel campo delle band strumentalmente “atipiche”, così come un brano come Let’s dance, e questo veleggiare tra il ritmo del rock ‘n roll, l’essenzialità del punk, e numerose altre influenze, resta una costante in tutte le tracce realizzate.

Proprio per questo motivo, ovvero quello di non dare dei punti di riferimento univoci, rende quest’album una continua piacevole scoperta, così come lo è la voce solista, una sorta di “incrocio fra Patti Smith, Edie Brickell e Janis Jopin, la grinta della prima, l’”acidità” della seconda, l’impeto della terza, valutazione certamente soggettiva ma suffragata dalla capacità di adattarsi ai differenti brani senza scivolare nella ripetitività.

Interessante l’inserimento del sax in Music beyond me, brano che assume sfumature jazzate pur restando solidamente rock, notevoli le atmosfere fortemente underground di Riverbank, o quelle post-wave di Do you remember? e The Devil’s touch; piacevole, tra l’altro, il fatto che la band riesca a spostarsi così repentinamente su differenti territori mantenendo peraltro una coerenza di fondo percepibile e riconoscibile.

Rain from Mars è davvero un album ricco di sorprese, di inventiva e di soluzioni spiazzanti, un lavoro molto maturo, a riprova del fatto che una band, anche se al suo debutto, con idee chiare, capacità tecniche e coscienza della direzione intrapresa è in grado di imporsi all’attenzione; ovvio, il difficile viene ora, ma chi ben comincia...

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Sarah Schuster
  • Anno: 2009
  • Durata: 34:13
  • Etichetta: A Buzz Supreme

Elenco delle tracce

01. The head and the voice

02. Walk through the city

03. Hate the sleepers

04. More

05. Music beyond me

06. Riverbank

07. Do you remember?

08. The Devil’s touch

09. Tarà tarà

10. Let’s dance

11. Anger

Brani migliori

  1. The head and the voice
  2. More
  3. Riverbank

Musicisti

Lisa Albanese: vocals Matteo Mosele: drums, back vocals, glockenspiel Eleonora Dal Zotto: guitars, back vocals, shaker eggs Daniela Dal Zotto: guitars, vocals, electric piano Amy Denio: alto sax, accordion