Questo “distillato” non lo trovate ancora, (per ora), nei “migliori negozi”; se lo volete “sorseggiare”, lo potete acquistare direttamente presso il produttore, (ovvero sul sito dei Calibro 35), perché Rare è un prodotto speciale, dal gusto unico, diverso, per amatori…

Non più elettrizzanti inseguimenti in cui Giulia T, Alfetta, Alfa 2000 ed altre auto “d’epoca” si sfidano con, in sottofondo, il ritmo aggressivo di pezzi funky, oppure rapine “a mano armata” tra colpi di pistola, vetri infranti e bossoli che restano sul marciapiede; ora il killer attende, solitario, nell’ombra dell’androne di un distinto palazzo signorile, la banda si riunisce nel retro di un locale notturno, tavolo pieno di bicchieri, qualche bottiglia mezza vuota, portaceneri zeppi di mozziconi, aria “pesante”, musica soft in sottofondo, oppure la “batteria” prepara il prossimo “colpo” mentre il mazzo di carte corre di mano in mano; nel frattempo qualcuno, ansimando, cerca scampo fra le tenebre di qualche umido sottoscala di una casa di ringhiera…

Giunti al terzo lavoro in studio i Calibro 35 cambiano sensibilmente approccio: le atmosfere si fanno cupe, fosche, a tratti angosciate, le dieci tracce inedite ci restituiscono i momenti di maggior suspense quelli in cui la goccia di sudore rimane in bilico, tremolante, sul sopracciglio, ed il respiro si fa pesante…

Risentono di questa differente impostazione anche le cinque versioni “alternative” dei brani già pubblicati, che vengono rilette in chiave “dark”, e sembrano uscite dalle notti nebbiose della vecchia periferia, quella ai confini dei campi, non più città, non ancora campagna, una sorta di “limbo” ormai quasi scomparso.

Un’attività live intensissima, numerose trasferte all’estero, inclusi gli Stati Uniti, ma anche la Turchia, non più, ammesso che lo siano mai stati, un fenomeno estemporaneo, ma l’espressione musicale di un vero e proprio recupero culturale; dopo le parole di Quentin Tarantino che hanno, di fatto, sdoganato il poliziottesco anni ’70, si è proceduto inizialmente alla valorizzazione delle pellicole; questa band, invece, ha riproposto all’attenzione del pubblico le colonne sonore, ha riportato alla luce ritmi e suoni estremamente caratterizzati, quasi “tipici”, eseguendone alcuni ormai divenuti standard e realizzandone altri, inediti, perfettamente in linea con quello stile.

Da sorseggiare al buio, nel silenzio, pronti a cogliere il primo, minimo, rumore…

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S.P.A.C.E.

Teatro dal Verme, Milano

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