Versus
Un titolo come Retròattivo parla già chiaro: il passato riattivato e coniugato al presente, per renderlo più leggibile. I Versus – quartetto padovano fondato dai fratelli Dupuis, Daniele 'Megahertz' e Andrea – rileggono il verbo pinkfloydiano (cardine dichiarato e onnipresente) lo amplificano e ispessiscono e lo usano come arma da taglio contro un presente vuoto e omologante.
Retròattivo si divide in due parti complementare: al “Lato A” è affidata la cronaca della nostra capitolazione etico-culturale, condensata nei fiati di Titoli di coda e nella lista al massacro di Torre di controllo, singolo da sing-along in bilico tra l'elettro-songwriting milanese di Soerba e coevi e la subdola leggerezza pop di Battiato (ospite “a fagiuolo” in Cosa ti aspetti da questa notte, ottimo esempio di costruzione compositiva con grande appeal). Questa prima parte viene chiusa da Melody Pops, pezzo accattivante ma superficiale, e la suggestiva minisuite Stare Alzati, con illuminanti campionamenti dai film di Totò.
Il “Lato B” è intrisa d'emotività, e, se il punto d'ancoraggio Pink Floyd viene parzialmente meno (tranne nel remake di Profondamente dentro, una delle perle del recente Nuove Esperienze sul Vuoto di LeLe Battista), il nuovo faro sono gli Air, nella lirica Mi Raccomando e nel minimalismo immaginifico di Ragazza Farfalla. Chiude Versi nel Bicchiere, filastrocca alcolica che sciorina una riflessione sulla vita incentrata sul dualismo “bicchiere mezzo fermo, mezzo mosso”.
Il mentorato di LeLe Battista (qui autore di Cosa ti aspetti da questa notte, Profondamente dentro, Mi raccomando) dà modo ai Versus di esprimere al meglio un talento e un'attenzione artigianale al prodotto musicale che, scontata qualche tendenza derivativa di troppo, promette un futuro gustoso.Un titolo come Retròattivo parla già chiaro: il passato riattivato e coniugato al presente, per renderlo più leggibile. I Versus – quartetto padovano fondato dai fratelli Dupuis, Daniele 'Megahertz' e Andrea – rileggono il verbo pinkfloydiano (cardine dichiarato e onnipresente) lo amplificano e ispessiscono e lo usano come arma da taglio contro un presente vuoto e omologante.
Retròattivo si divide in due parti complementare: al “Lato A” è affidata la cronaca della nostra capitolazione etico-culturale, condensata nei fiati di Titoli di coda e nella lista al massacro di Torre di controllo, singolo da sing-along in bilico tra l'elettro-songwriting milanese di Soerba e coevi e la subdola leggerezza pop di Battiato (ospite “a fagiuolo” in Cosa ti aspetti da questa notte, ottimo esempio di costruzione compositiva con grande appeal). Questa prima parte viene chiusa da Melody Pops, pezzo accattivante ma superficiale, e la suggestiva minisuite Stare Alzati, con illuminanti campionamenti dai film di Totò.
Il “Lato B” è intriso d'emotività, e, se il punto d'ancoraggio Pink Floyd viene parzialmente meno (tranne nel remake di Profondamente dentro, una delle perle del recente Nuove Esperienze sul Vuoto di LeLe Battista), il nuovo faro sono gli Air, nella lirica Mi Raccomando e nel minimalismo immaginifico di Ragazza Farfalla. Chiude Versi nel Bicchiere, filastrocca alcolica che sciorina una riflessione sulla vita incentrata sul dualismo “bicchiere mezzo fermo, mezzo mosso”.
Il mentorato di LeLe Battista (qui autore di Cosa ti aspetti da questa notte, Profondamente dentro, Mi raccomando) e del suo fedele produttore Valerio Soave, dà modo ai Versus di esprimere al meglio un talento e un'attenzione artigianale al prodotto musicale che, scontata qualche tendenza derivativa di troppo, promette un futuro gustoso.
01. Titoli di coda
02. Torre di controllo
03. Cosa ti aspetti da questa notte
04. Melody pops
05. Stare alzati
06. La colazione del sig. marchese
07. Frasi a metà
08. Profondamente dentro
09. Mi raccomando
10. Ragazza farfalla
11. Versi nel bicchiere
Daniele ‘Mhz’ Dupuis: voce, basso, farfisa, theremin, sintetizzatore. Sandro Martino: sintetizzatori, hammond, piano elettrico, cori. Francesco Constantino: chitarre. Andrea Dupuis: batteria, cori. Riccardo Dallavalle: voce narrante in 1. Matteo Bandiera: trombone e tromba in 1, 11. Sergio Carnevale: tambourine in 2, 10. Andy: sax tenore e baritono in 5. Federico Brancalente: violoncello in 7. Lele Battista: voce in 8. Marco Carusino: coro in 10.