Elisa Rovida
Elisa Rovida, bresciana, è stata al centro dell’attenzione dei giornali stranieri per essere stata nel 2006 la cantante ufficiale del matrimonio di Tom Cruise e Kate Holmes al Castello Odescalchi di Bracciano, poi ha fatto molto dal vivo ma sempre in veste di interprete, eccola però ora fare il grande balzo, quello di presentare un nuovo progetto che si muove in perfetto equilibrio tra jazz e canzone d’autore, di cui però questa volta è anche artefice di parte delle musiche e dei testi in collaborazione con l’eclettico Beppe Donadio e in un caso con Santomo, il tutto con gli arrangiamenti curati e determinanti del pianista jazz Alessandro Galati.
Forse è proprio per sottolineare il suo mettersi in gioco in prima persona che Elisa Rovida ha scelto per la copertina del disco una foto in bianco e nero dai forti contrasti alla Helmut Newton che la ritrae mettendo in luce solo il volto quasi fosse avvolta dalle tenebre e un titolo evocativo Rinascimento che potrebbe dar l’idea, di primo acchito, ad un qualcosa legato al passato e che invece si rivela poi, sin dal primo ascolto, un progetto attualissimo.
La title-track, brano che apre il disco, caratterizzata da una sezione ritmica in gran spolvero inizia, infatti, così «Non è tempo d’arte per poeti artisti / è un momento molto pesante / epoca di fate e di equilibristi / vige questa luna calante / cercatori d’oro, persi dietro a perle / false come frasi d’amori spenti» e più avanti continua così «voglio l’uomo al centro del mondo / voglio un nuovo rinascimento». Se però la canzone d’apertura è molto jazz e molto sostenuta, ci sono anche momenti intimi e distesi, a tratti quasi rarefatti come in L’amore che cambia le cose che, secondo me, potrebbe appartenere benissimo al repertorio di Tenco, ci sono poi situazioni più luminose e brillanti come nel brano In fondo, ci sono poi amori finiti in polvere come nella elettrizzante Male da scrivere o sofferti come nella splendida Con il senno di poi, ci sono gli sprazzi sudamericani di La finestra sul giardino tanto per citare solo alcuni tra i momenti migliori del disco.
A suggello dell’intero lavoro c’è poi una piccola perla, la poesia Anima della luce di Alda Merini resa ancor più affascinante dalla voce recitante di Sergio Isonni. Elisa Rovida con questo nuovo lavoro si conferma quindi ottima vocalist, scoprendosi anche abile compositrice. Da seguirne con attenzione l’evoluzione.
01. Rinascimento
02. Oltre i miei limiti
03. Dal suono
04. L’amore che cambia le cose
05. Fino in fondo
06. Male da scrivere
07. Con il senno di poi
08. La finestra sul giardino
09. Bonus track lettera
10. Anima della luce (poesia di Alda Merini)
Elisa Rovida: voce Alessandro Galati: pianoforte, keys Filippo Pedol: contrabbasso Andrea Melani: batteria Andres Villani: sax Sergio Isonni: voce recitante in 10