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A Toys Orchestra

Rita Lin Songs

A sorpresa, in free download e a pochi mesi dall’uscita del nuovo disco, si materializza in rete Rita Lin Songs, un nuovo ep degli A Toys Orchestra. Che tornano sui propri passi, quelli dell’ultimo splendido Midnight Talks, per farci scoprire un altro sentiero, diverso. Meno battuto forse, se consideriamo la discografia della band di Enzo Moretto, ma non per questo meno suggestivo. “Date un’occhiata, da qui, al panorama”, sembrano dirci.

E così nella nuova versione di Plastic Romance, tra i pezzi migliori dell’ultimo album, acquistano maggior risalto le armonie vocali (da sempre uno dei punti di forza del gruppo campano) e le orchestrazioni di Enrico Gabrielli, con quegli ottoni un po’ furbetti che fanno tanto Abbey Road. E in Celentano, un altro dei brani di Midnight Talks che più aveva fatto parlare di sè, ascoltiamo per la prima volta Enzo e Ilaria De Angelis cantare in italiano: un divertissement tutto da gustare, così come la cover dei Duran Duran, The Chauffeur, posta in apertura. Che riesce nell’intento di farci rivalutare, anche se solo per quattro minuti e 26, gli anni Ottanta più cotonati e sbrilluccicanti.

Ed entriamo nel vivo con le vere e proprie Rita Lin Songs, i tre inediti dell’ep: antidoto alla narcolessia e alla depressione, come dice il nome? Ma sì, ma sì, se volete concediamo loro pure l’effetto terapeutico... e le consiglieremo alle ASL della nostra zona di residenza.

Nel frattempo però ce le ascoltiamo, queste tre canzoni: cominciando dalla leggiadra Day By Day, con i suoi tenui arpeggi di chitarra e l’ammaliante tela di archi di Rodrigo d’Erasmo, che lasciano il posto a un inciso jazzy anni ‘20, che chiude il pezzo. The Fisherman’s Psalm, poi, è un’altra piccola perla acustica sullo stile delle loro Danish Cookie Blue Box (da "Technicolor Dreams") e The Day Of The Bluff (brano capolavoro di "Midnight Talks"). Con la fisarmonica a tessere malinconie, e ancora un andamento retrò, enfatizzato dalla cadenza in tre quarti.

Chitarra acustica e fisarmonica fanno capolino anche nell’ultimo pezzo, Noir Dance, che parte come una ballata e sfocia in una chiusura strumentale un po’ danzereccia, per chiudere idealmente il cerchio di "Rita Lin Songs" (l’ep, ricordiamo, apre con la cover dei Duran Duran).

E allora: un giro sui sentieri dei Toys ce lo siamo fatti, il panorama l’abbiamo ammirato, dobbiamo tirare delle conclusioni? Una, senz’altro, quella che ci troviamo di fronte quella che ormai è una delle realtà più importanti (la più importante, secondo chi scrive) del panorama indie italiano. Ma non è una novità, non lo deduciamo certo dal pur egregio ep di cui ci troviamo a parlare. Questo album è l’ennesima dimostrazione che gli A Toys Orchestra non sbagliano un colpo e, se già eravamo in attesa del loro prossimo disco che arriverà in autunno, questi sei pezzi sono perfetti per farci salire l’acquolina.

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In dettaglio

  • Anno: 2011
  • Durata: 21:01
  • Etichetta: Urtovox/Ala Bianca

Elenco delle tracce

01. The Chauffeur

02. Plastic Romance (recycle version)

03. Day By Day

04. Celentano (italian version)

05. The Fisherman’s Psalm

06. Noir Dance

Brani migliori

  1. Day by day
  2. The fisherman's psalm
  3. The chauffeur

Musicisti

Enzo Moretto: voce, chitarra, piano, synth Ilaria De Angelis: voce, synth, piano, chitarra, basso Raffaele Benevento: basso, chitarra, voce Andrea Perillo: batteria Enrico Gabrielli: fiati e orchestrazioni Rodrigo D’Erasmo: violino Andrea Appino: chitarre Fausto Ferrara: synth, piano Enzo Cimino: percussioni