Giulio Larovere
Cantante, chitarrista, autore, improvvisatore teatrale, Giulio Larovere è un artista poliedrico che da qualche anno ha abbandonato le precedenti attività, legate al commercio e all’industria, per dedicarsi a tempo pieno alla musica. Oltre a far parte di varie formazioni, con le quali si esibisce in un centinaio di concerti all’anno, Larovere porta avanti parallelamente un’interessante carriera solista che lo ha visto pubblicare, nel 2016, l’EP “My inner thoughts”.
Il recente Road Sweet Home è quindi da considerarsi il suo effettivo esordio per quanto riguarda gli album a lunga durata, dieci tracce autografe dalla genesi particolare. “Road Sweet Home” è infatti un concept album, evocativo sin dal titolo, tratto dal rarissimo diario di viaggio di John Knewock; racconti, poesie, canzoni raccolte nel corso del suo trentennale peregrinare dentro e fuori gli Stati Uniti, pensieri, esperienze, libertà, illusioni, ideali, timori, sentimenti, sofferenze, amori, ma anche solitudine, che Giulio Larovere ha estrapolato e fatto suoi, adattandoli, traendone ispirazione e musicandoli.
Coprodotto dallo stesso Larovere, coadiuvato da Larsen Premoli e Giuliano Dottori, “Road Sweet Home” riproduce nel modo più fedele possibile le sonorità tipiche dell’epoca in cui si svolge il viaggio di John Knewock, principalmente tutti gli anni ’60 e ’70. Spazio quindi ad amplificatori valvolari, al piano Fender Rhodes ed a registrazioni rigorosamente analogiche sfruttando microfoni, nastri e sistemi di registrazione tipici dell’epoca. Ad affiancare Larovere (voce, chitarra acustica) sono alcuni pregevoli musicisti che si sono calati alla perfezione nell’atmosfera dell’album. Citazione doverosa quindi per Enrico Meloni (chitarra elettrica), Giuliano Dottori (chitarra elettrica), Andrea Vismara (basso), Daniele Capuzzi (batteria), Raffaele Scogna (tastiere) e Vincenzo Marino (sax). Per quanto riguarda la parte più strettamente musicale, i brani fanno riferimento alla musica d’autore, ma anche al folk, al rock/blues ed al rock di matrice americana, valorizzati dall’appropriata. espressiva e ricca di pathos, voce di Larovere. Il tutto poi si alterna con brani più grintosi a momenti più intimistici, a seconda del “capitolo” della vita di John Knewock che si desidera descrivere, come in una sorta di ideale colonna sonora di un film a lui dedicato. È importante rilevare che Larovere ha avuto la possibilità di far ascoltare, ad Heather, moglie di John, in un commovente incontro, Ramblin’ Boy, il primo testo da lui musicato, ricavandone un’ulteriore spinta a proseguire nel suo progetto.
“Road Sweet Home”, farà parte della mia “top ten” ideale, di fine anno, un album maturo da qualsiasi punto di vista lo si voglia analizzare, che mette in risalto un artista ed autore che ha tutte le carte in regola per regalarci in futuro opere altrettanto pregevoli e meritevoli di attenzione.
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01. Paper Bag
02. To See a Lonely Heart
03. Why Live in Hell
04. What’s the Use Being Free
05. Like The Wind
06. Ramblin’ Boy
07. Then Now
08. In Hell
09. Rain
10. Wind Cry
Giulio Larovere: voce, chitarra acustica;
Enrico Meloni: chitarra elettrica;
Giuliano Dottori: chitarra elettrica;
Andrea Vismara: basso;
Daniele Capuzzi: batteria;
Raffaele Scogna: tastiere;
Vincenzo Marino: sax