Ottodix
Robosapiens è la quarta avventura discografica di Ottodix, al secolo Alessandro Zannier, musicista e artista visivo attivo dal 2002 - non è un caso l'omaggio al pittore tedesco Otto Dix.
Robosapiens si nutre di una vena eclettica, demodè e 'post human', un concept sull'intelligenza artificiale e sulla condizione umana vista sotto la lente della fantascienza e dell'elettronica, con un immaginario che - come ci viene suggerito dall'autore - va da Isaac Asimov a Stanley Kubrick passando per i cartoni animati come Mazinga, Uforobot, Galaxy Express 999 e mi piace ricordare anche Capitan Futuro.
Robosapiens è una riflessione sui limiti dell'uomo, sul caso e sul «mito dei robot della vecchia fantascienza», un manifesto del disagio degli "uomini di mezzo", quelle persone cresciute tra il gettone telefonico e il cellulare, tra la lettera e la chat, l'audiocassetta e l'iPod. Senza passatismi o dietrologie, ma in chiave romantica Robosapiens riesce a criticare gli eccessi e le modificazioni genetiche della contemporaneità. Questi ed altri sentimenti animano Ufo robot generation, La guerra dei mondi (romanzo di H. G. Wells, provocazione di Orson Wells e film di Steven Spielberg), Fantasmi, Aiko, in cui è impossibile non pensare alle nostre «veneri robotiche morte dentro» e La Fortezza.
Un viaggio spaziale nel nostro tempo compiuto in circa un'ora, 12 brani ben composti da una mistura di electropop melodico in linea di quei pochi protagonisti italiani come Tenedle e con diverse influenze: Depeche Mode, Franco Battiato, Bluvertigo fino ad arrivare a Garbo con cui ha collaborato.
Il disco scivola con disinvoltura tra synth pop, elettronica e musica d'autore con delicati momenti come La legge della rosa e Alpha Centauri. Per una personalità ricca e prolifica come quella dell'autore non sarà stato semplice asciugare il progetto - il temperamento deciso di Ottodix si evidenzia anche nell'impatto del progetto grafico - ma il disco ne risente. Anche se suggestivo alla lunga rischia di essere prolisso e dispersivo facendo perdere energia ad un indiscutibile buon lavoro.
L'uscita del disco è stata anticipata dal Robosapiens show, una personale di Zannier a Marsiglia.
01. Robosapiens
02. Ufo robot generation
03. La guerra dei mondi
04. La legge della rosa
05. Aliena
06. Aiko
07. Fantasmi
08. Colonia umanoide di Fuhushima
09. La fortezza
10. Alpha Centauri
11. Camaleonte
Alessandro Zannier: musica, testi, arrangiamenti e strumenti Mauro Franceschini: percussioni e synth Toni Massari: chitarra Rocco Prete: tastiere e cori