Massimo Priviero
Massì, diciamocelo chiaramente: Rock and poems è l’album che Massimo Priviero avrebbe voluto
incidere da almeno vent’anni ma il tempo…ma la produzione…ma il repertorio…ed
allora, all’improvviso, mentre il tempo fa scorrere le lancette dell’età,
arriva questo lampo di rock che mette sul tappeto le radici musicali
dell’artista di Caorle milanese d’adozione. La voce è quella che conosciamo:
molto soul e fortemente influenzata tanto dagli ascolti quanto dagli amori
giovanili; le canzoni che ci vengono srotolate sotto il naso sono un piccolo
condensato dell’enciclopedia del rock.
Si va, infatti, da Blowing in the wind, in versione
appassionata ed originale, ad una morbida Have
you ever seen the rain con un bell’assolo della chitarra elettrica suonata
da Alex Cambise (cooproduttore dell’album). Bella ed intensa la versione di Chimes of freedom, le cui liriche sono
come “raccontate” all’inizio dell’esecuzione per esplodere poi in un suono rock
potente ed efficace che ha reso questa canzone uno dei pezzi usuali nel
repertorio live di Priviero. Repertorio nel quale, da tempo, è entrata la
mitica We shall overcome ritornata
sugli scudi grazie alla riproposizione di quel grande cantore dei nostri tempi
che è Bruce Springsteen e, fatte le debite proporzioni, la versione di Priviero
(supportata dalle tastiere e dal pianoforte suonati in maniera impeccabile dal
fido Onofrio La Viola) è
una di quelle che fanno la loro adeguata figura nel novero di quelle che
abbiamo avuto la ventura di ascoltare.
Le note del pianoforte davvero springstiniano aprono anche la versione
di The promised land che Priviero
propone con grande garbo e rispetto per l’originale e dal suo ascolto si
percepisce la grande venerazione che l’artista veneto ha per la storia
artistica del boss del New Jersey. E che cosa dire dell’interessante ed
originale versione rock di una soft song come da sempre è ritenuta The great pretender e della splendida
fattura strumentale che le è cucita intorno?. Altro ci sarebbe da dire ma le
battute assegnatemi sono poche, poche, poche…
01. Blowing in the wind
02. The sound of silente
03. Resistence
04. Chimes of freedom
05. Ol’ 55
06. The promised land
07. The great pretender
08. Desperado
09. Marchin’ on
10. Have you ever seen the rain?
11. Lily of the west
12. We shall overcome
Massimo Priviero: voce, chitarra acustica, armonica
Alex Cambise: chitarra elettrica ed acustica, basso, voci
Onofrio La Vila: piano, Hammond, tastiere
Fabrizio Mele: batteria
Lorenzo Marra: fisarmonica
Stefano Fina: fisarmonica
Giancarlo Galli: dobro
Lisa Petti: voci