Guignol
Non cambiano le carte in tavola i
Guignol per il loro secondo lavoro a
tre anni dall’omonimo esordio. Rosa
dalla faccia scura è prodotto ancora una volta da gianCarlo Onorato, ed identica è la strada sonora percorsa, quella
di un rock-blues notturno e umorale dalla grana prettamente elettrica, che
guarda al miglior rock d’autore in circolazione ma anche alla tradizione
cantautorale italiana. Si rintracciano le storie indiavolate e periferiche di
Nick Cave nelle canzoni del quintetto milanese, ma anche il dolore rigoroso di
Cesare Basile e l’irriverenza del De Andrè più brasseniano. Famiglie porta il cantautore francese a
spasso con gli Stones smitizzando il topos tutto italiano del focolare da
mulino bianco; Strada per dio sa dove
sfuria con bordate punk-blues raccontando in poco più di due minuti una storia
d’amore e crash automobilistico che probabilmente piacerebbe molto a Tarantino.
Altrove invece l’atmosfera si fa
più sensuale se non addirittura erotica, pur non venendo meno quel realismo del
tutto disilluso che è l’arma in più dei Guignol. Il grande complotto attacca frontalmente la mercificazione sessuale
con torbidi ricami di slide-guitar mentre L’ultima
canzone potrebbe tranquillamente essere una storia raccontata da Piero
Ciampi se ancora fosse vivo – e il livornese difatti viene tirato in ballo nel
testo con una citazione da “Il vino”. Da quest’ultimo brano è tratta la
zingaresca Rosa dalla faccia scura
del titolo, sintomo di un’aria “da strada” che attraversa tanti altri brani. Proprio
alle prese con atmosfere ancora più zingare ci piacerebbe vedere i Guignol in
futuro, per ovviare a quella costanza di suoni (chitarre, basso, batteria,
saltuariamente organo e fisarmonica) che alla lunga rende il disco un po’
troppo omogeneo. Magari in una sorta di rock-blues balcanico o tzigano, ma con
la stessa qualità di scrittura che già oggi c’è.
01. L'indiano
02. Ballata Dei Giorni Andati
03. Rubacuori
04. Stupore
05. L'ultima Canzone
06. Famiglie
07. Il Grande Complotto
08. Il Cielo Stava A Guardare
09. Strada Per Dio Sa Dove
10. La Fuga
11. Il Sole Si Fa Rosso
Pierfrancesco Adduce: voce, chitarra
Andrea Dicò: batteria
Fabio Gallarati: chitarre, organo, fisarmonica
Giulio Sagone: basso
Alberto de Marinis: chitarra, basso,
organo