Claudia Cantisani
L'atmosfera è quella giusta, il locale ha i tavoli coperti da costoso velluto bordeaux, le sedie sono comode e ovviamente le bottiglie sono delle migliori, chi si accomoda qui sa che si godrà lo spettacolo nel modo perfetto. Mi immagino questa come location per un ascolto “degustato” di Sabrina sul petrolio, terzo album di Claudia Cantisani, vocalist ed autrice dal forte sapore jazz, pubblicato per La Stanza Nascosta Records a marzo scorso. Non a caso, poco dopo la sua pubblicazione, il disco è stato presentato al Blue Note di Milano, un locale che probabilmente si avvicina molto a quello da me immaginato. In contemporanea alla serata milanese è uscito poi il videoclip della title track, che vede Claudia duettare con l'attore, regista (ed anche) cantante Alessandro Haber, in un vortice di swing che si conclude con la naturale evoluzione del romanticismo in seducente e viva carnalità.
Undici brani nei quali la Cantisani ha il piacere e l'onore di ospitare anche Andrea Agresti e Sergio Caputo, che oltre a farle da “padrino artistico”, collabora nel rifacimento della sua Blu elettrico; un disco che si dipana tra inediti e riproposizioni dai due album precedenti (Storie d'amore non troppo riuscite del 2013 e Non inizia bene neanche questo weekend, del 2018) perché, come dice la stessa Claudia “nell'ascoltare la solita vecchia storia che ti piace tanto, ti accorgi che c'è sempre un pezzettino che ti era sfuggito”.
Ironia e leggerezza sono presenti a piene mani nelle varie canzoni, a partire da L'affare di famiglia con cui si apre Sabrina sul petrolio, uno sguardo indiscreto da un buco della serratura che assomiglia molto al virtuale con cui ci confrontiamo ogni giorno; oppure ne La storia di Egidio, innamorato non corrisposto, per un racconto che potrebbe essere ambientato nell'Autogrill di Guccini o nella Bologna di Lucio Dalla, ma che si permette perfino di citare Al Bano e Romina.
Musica e atmosfera, come dicevo all'inizio sono comunque estremamente eleganti, come si conviene ad un vero Paradiso del jazz, luogo sognato, idealizzato, dove potersi scatenare “A tutto swing con una folle big band”, magari accompagnandosi ad un cane chiamato Fredaster, protagonista di un quadretto divertentissimo dove si sente in modo evidente l'influenza di Sergio Caputo, che come detto compare nella sua Blu Elettrico e accompagna con la chitarra Claudia in un viaggio introspettivo e agrodolce dove “il resto è solo asfalto e musica”.
Chiude Sabrina sul Petrolio Virus93, strumentale di breve durata che serve come passerella per i musicisti che hanno accompagnato Claudia in questa serata, i bicchieri sui tavoli sono vuoti, molti sono sporchi di rossetto, le sedie sono tutte verso il palco dove la musica ha tenuto compagnia, ispirato storie d'amore e sogni non sempre confessabili.
La magia della musica si è compiuta anche stasera, sipario.
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01. L'affare di famiglia
02. Sabrina sul petrolio (feat. Alessandro Haber)
03. Quel gusto maledetto
04. Blu elettrico (feat. Sergio Caputo)
05. La storia di Egidio
06. Fredaster (feat. Andrea “Iena” Agresti)
07. Un paradiso del jazz
08. Via vai
09. Fragole e rum
10. E sarà musica
11. Virus93