«È come quando da piccoli si usciva a mangiare coi grandi, e c’era il tavolo dei piccoli e il tavolo dei grandi». Così recita l’incipit del terzo album di Mauro Mercatanti e usando le stesse parole potremmo dire che c’è il tavolo dei cantautori e il tavolo degli attori-autori, e poi c’è un largo tavolo d’unione occupato dagli autori di teatro-canzone. Fin dagli anni sessanta Milano ha dato a questo ambito culturale un apporto fondamentale che continua anche oggi, in bilico fra livelli alti, rappresentati, fra gli altri, anche da Mercatanti, e situazioni più facili, per usare un termine leggero, quali alcune prime serate televisive.

Possiamo ascrivere tale proposta a forme musicali e teatrali ispirate al contesto di cui Gaber fu uno dei sommi esponenti. Ascoltando Ci sono stati, per qualità della scrittura e inequivocabile inflessione vocale, l’impressione si sposta sul ricordo del grande autore milanese. È interessante però notare come le doti artistiche di Mercatanti non si fermino all’emulazione ma tentino vie personali totalmente musicali, come nel blues latino A Frisco… o nell’operistica Mattiniera, o puramente teatrali, forse unico punto debole di questa produzione. I momenti recitati non comunicano nulla di così originale e imprescindibile da dover essere forzato nell’interruzione del flusso cantautorale; la stessa opinione la riservo agli extra trascritti sul libretto, spesso fuori linea rispetto all’impegno suggerito, ad esempio, ne Il male minore o Fatima. Se certe derive comico-moraleggianti rappresentano una minima caduta nella dignità artistica del progetto, encomiabile è invece il sostegno dell’autore (e dell’etichetta Anomolo) alla diffusione dell’idea di cultura libera svincolata dal meccanismo Siae: tutti i brani sono infatti disponibili in free download sul sito dell’etichetta. Ottima musica e idee notevoli fruibili immediatamente e gratuitamente: prendete e scaricatene tutti.