Carnèigra
I Carnèigra con il loro secondo lavoro Santinsaldo dimostrano di possedere una grande ambizione che è poi
il sogno di tanti musicisti nostrani: coniugare buoni testi a musiche ricche di
suoni forti, capaci di riempire il pentagramma di note importanti, di musiche
mai banali, di atmosfere prepotentemente popolari (come ad esempio avviene in Un milione di volte). Ambizione che è
forte e prepotente (e anche rischiosa, se vogliamo essere sinceri fino in
fondo) ma che ha ragione di essere tale, perché questo lavoro è un serio
esempio di come il mix liriche/suoni riesca ad essere di valore, sia dal punto
di vista delle direzioni dei testi che dell’accompagnamento musicale. E sui
primi è opportuno soffermarsi segnalando la presenza di una canzone, intensa e
tesa, dedicata al poeta Giorgio Caproni
(ed omonima), così come non può essere sottaciuta la presenza di un brano come Esplico alguna cosas, che riprende un
testo di Pablo Neruda arrangiato con atmosfere rock.
Per ricordare la loro
predilezione per le atmosfere popolari (che non significa solo attenzione per
musica popolare bensì anche ricordo di quanto accaduto al popolo), i Carnèigra
propongono un brano poetico, malinconico e nudo come 12
Agosto 1944 che rievoca la strage di Sant’Anna di Stazzema. Una delle tante
vergogne della seconda guerra mondiale che ancora non ha avuto totale
giustizia.
Possiamo dire dunque che un
progetto come questo ha ancora senso? A dispetto della massificazione culturale
imperante, a dispetto del frullatore in cui ogni cosa viene inserita per
distaccarla dal suo contesto, a dispetto dell’apatia in cui anche molti
appassionati di musica si sono infilati, diciamo che sì, in un progetto come
quello dei Carnèigra ha ancora senso. Perché il gruppo suona bene, perché è
capace di trasmettere la voglia di esprimere “disagio” culturale per poi
superarlo agganciandosi a radici profonde, perché ha il coraggio di dire quello
che pensa attraverso le proprie abilità.
01. Un milione di volte
02. Santinsaldo
03. Scusi Mister
04. La nave
05. Pazza e palese
06. Esplico algunas cosas
07. 12 agosto 1944
08. Giorgio Caproni
09. Filastrocca
10. NSS
11. Giammaica
12. Tutolo
13. Il ètait
14. Cinquantun per me
Emiliano Nigi:
voce, armonium, piano
Matteo Pastorelli:
chitarra elettrica ed acustica
Antonio Ghezzanti:
chitarra classica
Alessandro Ricucci:
sax baritono, sax soprano, clarinetto
Mirco Capecchi:
contrabbasso, ukulele
La banda di Venturina
diretta dal Maestro Andrea Lupi
Claudio Perigozzo:
violino
Damiano Tognetti:
violino
Federico Marchetti:
viola