Il Corpo Docenti
Una nuova categoria di “lavoratori” si affaccia al mondo della musica italiana: dopo i vari (the)giornalisti, ministri, rappresentanti di lista, etc… etc… si fa avanti l’intero Corpo Docenti per bacchettare a suon d’alternative rock tutti gli alunni indisciplinati (forse quelli che ascoltano la trap?).
In realtà il sound de Il Corpo Docenti non è ancora tanto maturo da far scuola, ma d’altra parte si tratta del primo ep e quindi quadrimestri per imparare speriamo ce ne possano essere ancora molti, poiché il trio milanese si mostra comunque con le idee ben chiare e sicuro di sé. Questi primi cinque brani proposti tendono a pestare duro, con una sezione ritmica che non fa ostaggi. Le chitarre invece raccontano a volte storie più liquide, dilatate, sospese, emozionali (Il muro), altre volte sono più strepitanti e digrignano riff scaricandoli su raffiche di urla viscerali (degno di nota a riguardo soprattutto Silenzio, primo singolo nonché pezzo più riuscito del combo, vedi il video). La semplicità di certi arpeggi e la costruzione di accordi e melodie prive di fronzoli e arzigogoli è un’evidente dimostrazione di quanto Il Corpo Docenti punti tutto sull’impatto frontale contro il loro muro sonoro. Senza troppi giri di parole anche i testi, che sono piccole fotografie di tormenti ed esperienze personali in cui tanti possono facilmente rispecchiarsi: non inquietudini psicologiche ma una serie di racconti e flashback di ricordi che tendono a rimanere in superficie a vantaggio dell’universalità delle emozioni evocate.
Il limite di questo esordio è sicuramente il fatto che per diversi aspetti rischia di diventare derivativo: vengono in mente spesso i Ministri, ma con testi meno graffianti, o i Fast Animals And Slow Kids con arrangiamenti meno orchestrati, giusto per fare due nomi tra i più emblematici. D’altra parte però la ricerca del proprio percorso personale è necessariamente lunga e difficilmente il proprio marchio di fabbrica si mostra con le prime esperienze in studio, per cui è forse più importante apprezzare piuttosto la passione e la cura con cui i nostri hanno saputo comporre e proporre un primo lavoro coerente e determinato, che con semplicità spara cariche d’elettricità dalle casse e mostra tutta l’energia di cui i tre sono capaci. Insomma, ispirandoci liberamente alla copertina del disco, possiamo dire che il grano a volte è così alto da impedire di trovare la propria strada e seguire le orme che vediamo sul terreno sembra la cosa più naturale da fare, ma Il Corpo Docenti è caparbio e ha un sesto senso innato, che ad un certo punto potrà fargli riconoscere il richiamo della propria voce in lontananza, oltre le montagne.
01. Silenzio
02. Per niente
03. Canzone per litigare
04. Il muro
05. Scivoli
Lorenzo "Benzo" Manenti: voce, chitarra - Federico Carpita: basso - Luca Sernesi: batteria