Sintomi di Gioia
I
Sintomi di Gioia, band alessandrina
che dal 2000 si è mossa nella scena alternative italiana, sono un gruppo (moderatamente)
anomalo. A livello musicale punteggiano ogni brano di parentesi aggressive che
ne rimodellano la struttura; nei testi invece si abbandonano all’associazione
libera e spontanea, alla vecchia maniera surrealista, raccogliendo suggestioni
da un immaginario vicino al quotidiano.
Questo Segnalibro, il loro primo long-playing, porta al grande pubblico la loro musica in bilico tra sonorità rabbiose
e intimiste. Gli arrangiamenti evidenziando la buona preparazione tecnica della
formazione fissa, a cui vanno ad aggiungersi preziosi contrappunti d’archi, la
cui gentile ruvidezza rafforza un’impronta grunge, anche se smorzata, meno violenta e più romantica. Su queste note,
il cantante Luca Grossi, voce presente ma poco incisiva, canta una realtà
filtrata da una lente anticonformista e inverosimile, che tenta di squarciare
le piccole debolezze di ognuno: la difficoltà di mettersi a nudo o ricomporre
l’altrui ipocrisia (Osservo Nuvole e Come le scarpe), l’incertezza (Macigno), o la presenza di una nebbia
reale e metaforica insieme, fatta di bugie e dubbi (La Nebbia). Nota a margine per il brano La nostra colazione, grottesco e straniante scorcio di vita
quotidiana, condito di parcheggi, pane e benzina.
Per quanto la scelta di evadere dalla forma canzone classica possa risultare
anche apprezzabile, questo retrogusto surrealista dei testi finisce per
costituire l’unico autentico quid di “Segnalibro”. La forza decostruttiva dei Sintomi
di Gioia finisce a volte per scivolare nell’ingenuità e, purtroppo, nella
ripetitività, penalizzando un disco d’esordio promettente e ben confezionato.
01. Faccio i conti
02. Pensaci
03. Osservo Nuvole
04. Non Puoi
05. La nostra colazione
06. Segnalibro
07. Macigno
08. La Nebbia
09. E così
10. Come le scarpe
Luca Grossi: voce,
chitarra, piano elettrico
Fausto Franchini:
chitarra, voce
Stefano Zannini: basso
Emanuele Peccorini:
batteria
Matteo Schiesari: basso
in #3
Eugenio Solinas:
violoncello in #4, #8, #9
Diana Tizzani:
violino in #9
Noemi Mazzoni:
violino in #9
Alessandro
Ciola: shaker
El
Camon Band: clap hands