Oloferne
Disco di mare e disco di terra –
anzi, meglio dire “di terre” – il nuovo lavoro degli Oloferne si muove intorno a questi due territori e di conseguenza
le melodie viaggiano, tra il Sudamerica ed il Vicino Oriente, in una sorta di
continuum spazio-temporale.
Il viaggiatore, L’argonauta,
misterioso e leggendario come si conviene a questa figura mitologica, che si
muove tra l’America Meridionale, Volver, La Piedra del Paranà e
le coste mediterranee, Byzantium, attraversando quel mare che, a seconda
delle occasioni, può essere amico e compagno di viaggio, oppure mortale nemico
(La preghiera del marinaio, A largo di Punta Stilo, Il segno
d’acqua).
Ma il viaggio può anche essere
figurato, immaginato, oppure, perché no, interiore, L’amore della salamandra,
ad esempio, peregrinazione contorta, aspra, come tanti pensieri, o ancora
malinconica, evocativa, come in Controcanto.
Nella musica degli Oloferne,
marchigiani, c’è tanto della loro regione, il mare, le colline che si
rincorrono appena dietro, le vallate da percorrere con calma, gustando il
paesaggio che scorre… non è difficile, allora, trasportare tutto verso
orizzonti più ampi e viaggiare anche con la fantasia.
Non più musica folk, allora,
perché l’ambiente è mutato e non si limita alle proprie origini, ma suoni che
si potrebbero definire “zingareschi”, suoni che cercano e trovano nelle strade
del mondo il loro terreno ideale; e se si viaggia con la fantasia, allora mille
altri scenari sono possibili.
01. L’argonauta
02. Volver
03. L’amore della salamandra
04. La Piedra del Paranà
05. La preghiera del marinaio
06. A largo di Punta Stilo
07. Controcanto
08. Byzantium
09. Oggi i pensieri sono alberi
10. Fa diesis come Fard (nuova versione)
11. Il segno d’acqua
Giacomo Medici: voce chitarra acustica, cabala,
spring drum
Alessandro Piccioni: basso, voce, flauto,
pennywhistle
Gianluca Agostinelli: chitarra elettrica
Giuseppe Cardamone: violino
Marco Medici: batteria, djambè, clave, tinaka
Leonardo Sbaffi: sassofono