Max Iannantuono Rock Blues Society
Max Iannantuono è stato per molti anni il batterista della Blues Society di Guido Toffoletti. La Rock Blues Society, fondata da Max, vuole ricordare con rispetto l’amico scomparso in un incidente il 22 agosto del 1999, ma allo stesso tempo portare avanti un discorso musicale più variegato e contaminato.
Sin dal titolo, Set me free -Ten years after-, è chiaro che la presenza di Guido è comunque fondamentale. Il CD è composto da dieci tracce originali, ben sei delle quali composte dallo stesso Iannantuono e Walter Apa, e da una bonus track, E io verrò un giorno là, interpretata da Patty Pravo, grande amica di Toffoletti, al quale ha rivolto anche una dedica speciale in calce alla copertina del disco.
Chi ha apprezzato e conosciuto il bluesman veneziano non può non emozionarsi nell’ascoltare la prima traccia, The Same old story, dove si ricompone per l’occasione il gruppo che per molto tempo lo ha accompagnato dal vivo e in studio: Stefano Zabeo, Massimo Fantinelli, Gilberto Giusto e lo stesso Iannantuono. L’incedere cadenzato, rallentato rispetto alla versione originale, conferisce un tono più cupo e malinconico. Emozione ancora maggiore la si prova nella traccia dieci, dove è lo stesso Guido, grazie ad una sovra incisione di studio, ad interpretare alla voce solista Riot in Cell block n°9, traccia impreziosita anche dagli interventi alla chitarra solista di James Burton, per molto tempo chitarrista nella band di Elvis Presley.
Iannantuono ha saputo contornarsi da validi musicisti e il suo drumming preciso, tecnico e al contempo potente sembra addirittura migliorato con il passare degli anni. Le tracce originali poi sono ricche di contaminazioni, non solo blues e rock quindi, ma sonorità appartenenti anche ad altri generi e culture.
Molti ospiti famosi hanno partecipato, è giusto sottolinearlo, a titolo gratuito, a questo progetto. È impossibile non citare quindi Danilo Sacco (Nomadi), Aldo Tagliapietra (Orme), Glen White (Kano), Mario Schilirò (Zucchero), Douglas Meakin (Motowns), Dave Summer (Primitives) e i già segnalati James Burton e Patty Pravo.
Se l’alto numero di ospiti da un lato impreziosisce l’album e lo rende un vero e proprio omaggio a Toffoletti, dall’altro lato non lo può far valutare come un lavoro completamente autonomo della pur interessante band di Max Iannantuono. Potenzialità e mezzi ci sono e un progetto dove si affrancherà (dal punto di vista musicale) dall’ombra di Toffoletti renderà più definito il loro percorso.
01. The same old story
02. I gotta be free
03. You are the way
04. Set me free
05. All day all night
06. I have this desire
07. Somebody will love me better
08. Messin’ with the kid
09. Little green light
10. Riot in Cell block n°9
11. E io verrò un giorno là
Massimo Iannantuono: batteria Mauro Novello: basso Roberto Scarpa: tastiere Luisa Pasinetti: voce Igor Madeyski: chitarra, lap steel Margherita Orlandi: violino Tiziano Piva: chitarra Ospiti: Stefano Zabeo: chitarra, voce Massimo Fantinelli: basso Gilberto Giusto: sax tenore Mario Schilirò: chitarra Aldo Tagliapietra: voce, sitar James Burton: chitarra Glen White: voce Danilo Sacco: voce Douglas Meakin: voce Dave Summer: chitarra