Venus In Furs
Siamo pur sempre animali è il disco d'esordio dei Venus In Furs, il quartetto nato nei dintorni di Pisa nel 2006 che fino ad oggi si è conquistato le sue soddisfazioni nei vari concorsi e palchi italiani. Siamo pur sempre animali è un disco giovane, pulsante di energia e ricco di voglia di raccontarsi. Una piacevole scoperta proprio in questi periodi dove a turno si gioca ad evocare il fantasma del Sig. Rock, che è vivo, continua a vivificare e, nonostante qualche acciacco, sta benissimo.
Siamo pur sempre animali è un disco rock che ci racconta come il mondo si staglia agli occhi dei ventenni - un affitto da pagare, l'alcool, la caduta dei valori spirituali e materiali -, e di cosa vuol dire farsi spazio e sopravvivere oggi, senza retorica e senza enfasi i nostri ribadiscono con ironia che Siamo pur sempre animali.
Chitarra, basso, batteria, piano e l'indovinato tocco del violino per 13 brani vigorosi sin dall'inizio con il riff di Nefasta in testa. Si continua l'ascolto con la percussiva ed elettrica - di chiara passione seventies - Io odio il mercoledì, passando alla ritmata e radiofonica Cecilia e la famiglia, mentre è un manifesto contemporaneo Toc Toc « la fede crolla, la borsa crolla...». Siamo sorpresi da una piega più struggente con Bevi, complice il tocco del violino e una storia di alcool, fumo e ricerca di identità; e più disperata con Ogni mattina un nuovo disastro a chiudere idealmente un primo capitolo di questo disco che, essendo lungo 13 brani, risente di un abbassamento fisiologico di vigore, ma manifesta una sana esuberanza creativa dei nostri.
Degno di nota in coda del disco La vendetta di Praga, che sottolinea ancora una volta la destrezza dei Venus In Furs anche con brani più pacati e 'lenti'. Ma non si fa in tempo a gustarsi questo brano che siamo coinvolti in un brano corale di impronta folk - In questa città - dove sono coinvolti Andrea Appino degli Zen Circus, Gianluca Bartolo del Pan Del Diavolo e Francesco Motta dei Criminal Jockers.
Tra indie e rock anni '70, tra garage e svolazzi alternative, i ragazzi convincono ma la giovane età condiziona ancora l'identità: staremo a vedere quale direzione prenderanno.
01. Nefasta in festa
02. Io odio il mercoledì
03. Cecilia e la famiglia
04. Toc toc
05. Bevi
06. Non ti chiederò mai
07. La mattina di un nuovo disastro
08. Chi rompe paga
09. Las Vegas
10. Naif
11. Confessa
12. La vendetta di Praga
13. In questa città
Claudio Terreni: voce, chitarra, piano Marco "Zorro" Doni: basso, chitarra, cori Giampiero Silvi: violino, chitarra, organo, cori Giacomo Dini: batteria