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Alessia Tondo

Sita

"su sta strata ritta e longa camminandu pe la via me trou li pensieri / nun c'è cchiù pensieri bueni e lu sensu te tuttu nu lu trou”.

Figlio della pandemia, come tanti altri lavori in uscita in questo periodo, Sita non è solo una creatura musicale ma è stata una maniera di sondare il malessere... per attraversarlo, accettarlo e poi poterne uscire. Un disco di rinascita e fiducia nel futuro, il cui titolo incarna il messaggio benaugurale che il frutto del melograno serba atavicamente in sé. Alessia Tondo ha compiuto un volo in una bolla introspettiva, una giravolta dentro le sue inquietudini in un atto di consapevole e liberatoria condivisione. Già lontana dal folk revival più puro, grazie al lavoro con il Canzoniere Grecanico Salentino - di cui è da tempo importante voce - Alessia utilizza la sua lunga esperienza per esprimersi attraverso ciò che sente appartenerle di più e che le permette di coniugare tradizione e contemporaneità. La musicalità del dialetto viene fusa con linee melodiche che rimandano a sonorità e suggestioni di certi songwriter britannici.

 

Sita sugella una maturità artistica raggiunta dopo anni di lavoro e ascolti che ora ritroviamo concentrati in otto tracce sussurrateci delicatamente all’orecchio. In questo disco rintracciamo, infatti, un approccio vocale lontano dai canoni del più ruvido canto ‘a stisa’, attraverso il quale si favoriva l’aggregazione in vari momenti della socialità contadina. La Tondo fa una scelta timbrica ponderata per un concept album che è, in qualche misura, il diario di un cambiamento avvenuto; un’evoluzione che la cantante salentina ha deciso di condividere in due splendidi brani con il virtuosismo e la sensibilità artistica di Redi Hasa e Mauro Durante.

La voce di Alessia è moltiplicata in loop, come nel caso di Aria, creando un potente e ben architettato gioco polifonico che ci riporta alla mente la lezione dello storico quartetto femminile delle Faraualla. Scompaiono i classici melismi della tradizione orale pugliese per lasciare spazio ad un approccio più cantautorale che ben si avvale, però, del magnetismo della lingua natìa. Per questo suo debutto solista, Alessia Tondo ci regala testi e musica di suo pugno. Molti sono i brani costruiti a mo’ di mantra come Cacciala fore, volto a scacciare la “malencunia” o A pucundria e A pucundria rimedio dove la ripetitività delle parole affondano pienamente nella tradizione salentina diffusamente ricordata per lo spazio che, un tempo, era rivolto alla ricerca di un antidoto alle traversie della vita e alla valorizzazione della musica come imprescindibile rimedio.

Atmosfere acustiche asciutte intrecciate con l’elettronica creano un affascinante spazio sonoro minimale ma denso di rimandi al mondo magico di credenze e antiche superstizioni.  L’orecchio riposa tra filastrocche e ballate arcane mentre il tamburo ipnotizza e riporta ordine con la sua ritmica “razionale”.

Questa opera prima ha ricevuto meritatamente il Premio Loano Giovani, riservato al miglior disco nella categoria under 35. Ha indubbiamente vinto un disco bello e dal messaggio universale dove la veste non ampollosa è frutto di un minuzioso lavoro orientato all’ efficacia dell’essenzialità.

Tanta strada ha percorso questa artista che si muove tra musica e palchi da quando insieme alla nonna cantava nel gruppo Mera Menhir per poi arrivare al grande pubblico a soli tredici anni, collaborando con i Sud Sound System nel brano Le radici ca tieni. Da quel momento in poi la sua carriera ha seguito un flusso di inarrestabile ascesa fino a calcare il palco de ‘La Notte della Taranta’ come cantante solista dell’Orchestra Popolare, sotto la direzione dei diversi maestri concertatori che si sono avvicendati nella direzione dell’evento.  Un nuovo e interessante capitolo si apre per questa voce capace di farci passeggiare contemporaneamente tra gli ulivi e i muretti a secco della sua Puglia e i vialetti brumosi della provincia inglese.

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In dettaglio

  • Anno: 2021
  • Durata: 21:27
  • Etichetta: Ipe Ipe Music

Elenco delle tracce

01. A pucundria

02. Me putia basta’

03. Aria

04. Pacenza

05. A pucundria rimedio

06. Cacciala fore

07. Sta notte

08. Filastrocca

Brani migliori

  1. Sta notte
  2. Aria
  3. Me putia basta’

Musicisti

Alessia Tondo: voce, chitarra, percussioni;
Mauro Durante: violino (in Me putia basta’);
Redi Hasa: violoncello (in Sta notte)