Roggiu de mussa pin-a
Slow migration è il titolo di questo primo lavoro dei Roggiu de mussa pin-a, un eterogeneo (per provenienza geografica e musicale) gruppo di cinque musicisti: Davide Bonfanti alla ghironda acustica ed elettrica, Giampiero Sicurella alla chitarra acustica, Gabriele Zamboni alla fisarmonica e alla chitarra acustica, cui si sono poi uniti il violinista e pianista Felice Cosmo ed il batterista Samuel Collette.
Il nome che si sono dati lo devono invece ad un verso tratto da Jamin-a, grande canzone di Fabrizio De Andrè appartenente all’immenso album Creuza de ma, così recitava infatti quella canzone «destacchete Jamin-a / lefre da uga spin-a / fatt'ammià Jamin-a / roggiu de mussa pin-a» ossia «Staccati Jamina / labbra di uva spina / fatti guardare Jamina / getto di fica sazia». Se prendono dunque ispirazione da dei versi, riportati anche nel libretto del disco, la loro opera è totalmente strumentale ed è stata da loro definita “Musica terapeutica e di facile ascolto”, come si evince dalla loro pagina di MySpace.
Che è musica di facile ascolto concordo in pieno, terapeutica non saprei, io aggiungerei sicuramente evocativa perché se pur strumentale sembra la partitura di otto canzoni senza parole. Tra queste sicuramente spiccano Canzone amena, forse meno amena di quanto faccia supporre il titolo, piena invece di spunti e fascino, che è già stata tra l’altro pubblicata nella raccolta Laratro 2007, un concorso indetto dalla casa discografica milanese UPR al quale parteciparono finendo secondi e guadagnandosi così l'attuale contratto, Slow migration, un crogiuolo di reminiscenze musicali e dalle sonorità persino un po’ psichedeliche, Opera galleggiante, che par scritta per un futuro film di Fellini che ovviamente non potrà mai aver luce e la conclusiva malinconica e lacerante Lontana da me. Da sottolineare infine la partecipazione straordinaria di Alessandra Cecala al contrabbasso e basso elettrico. Peccato che con i suoi trenta minuti scarsi si esaurisca come un lampo, o forse è giusto che sia così.
01. Canzone amena
02. Cerchio di gesso
03. Blucosio
04. Valtz N.1
05. Etoil noir
06. Slow migration
07. Opera galleggiante
08. Lontana da me
Davide Bonfanti: ghironda acustica ed elettrica Samuel Collette: batteria Felice Cosmo: violino e pianoforte Giampiero Sicurella: chitarra acustica Gabriele Zamboni: fisarmonica e chitarra acustica Alessandra Cecala: contrabbasso e basso elettrico