Il Parto delle Nuvole Pesanti
Partiamo dalla spiegazione del titolo. Il termine Slum indica le
bidonville che stanno nelle metropoli africane e l’album de Il Parto delle Nuvole Pesanti,
contenente i brani della colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale con in
aggiunta qualche brano inedito, mette in musica da una parte il desiderio dei
giovani africani di scappare dalla
miseria della loro terra per raggiungere l’Europa (descritto in maniera magistrale
nel recitato Partire) e dall’altra la somiglianza tra il meridione
d’Europa, il Sud d’Italia, dove i migranti africani spesso arrivano, e l’Africa
stessa – lo Slum alla fine del disco diventa infatti calabro e non più solo
africano. Attraverso monologhi, fiabe appartenenti alla tradizione africana e vere e proprie analisi antropologiche, che
prendono corpo grazie all’autrice dello spettacolo Milvia Marigliano, Il Parto cerca dunque di evidenziare
la vicinanza fra il sud del nostro paese e il Nord del continente nero.
Proprio per questo motivo da un punto di vista musicale si è scelto di
fondere l’etno-rock tipico del
gruppo con le sonorità tribali: lo
si capisce sin dalla prima traccia, Diciammillu duv’è, che miscela
perfettamente i ritmi del sud Italia – e della Calabria in particolare – con il
rock e le sonorità nere: la chitarra elettrica di Amerigo Sirianni si
sovrappone senza problemi allo djembe suonato da Alpha Diene, mentre le voci di
Salvatore De Siena e Mirco Menna si alternano con leggerezza a quella di Awa Koundoul
in un dialogo surreale tra culture che parlano lingue diverse ma che vivono la
stessa miseria. La diversità poi trova soluzione in Jungiali, un brano a
suo modo ottimista: «tutti i colori sono del sole. Gli uomini sono diversi come
le dita della mano. L’uomo domina tutto, ma dimentica l’uomo, però se Dio vuole
andrà bene…».
“Slum”, come però abbiamo detto, è prima di ogni cosa uno spettacolo
teatrale e sarebbe difficile coglierne a pieno gli intenti sociali senza la
visione dello spettacolo vero e proprio. Per ovviare a questo problema Il Parto
ha pensato bene di creare un pacchetto “tutto compreso”, cd più dvd. Il
consiglio allora è quello di ascoltare e poi guardare, solo così si può
arrivare a comprendere il desiderio di pace e uguaglianza che anima ogni nota e
parola di questa opera davvero migrante.
01. Uomini stupidi (recitato)
02. Diciammillu
03. Il vampiro (recitato)
04. Figghiuma
05. Acqua
06. Villaggio turistico (recitato)
07. Bossa africana
08. Ambulanza (recitato)
09. La peste
10. Furbo e fesso (recitato)
11. Il pesce
12. Gli amanti (recitato)
13. Il funerale
14. Mi presento (recitato)
15. Rahid
16. Slum calabro
17. Mirna
18. Da una citta’ all’altra (recitato)
19. Acqua salata (recitato)
20. Prova a respirare
21. Jungiali
Salvatore De Siena: voce, tamburello, grancassa, piatti, cajon
Mirco Menna: voce, cajon, shaker, rullante, chitarra
classica
Amerigo Sirianni: chitarra elettrica e classica, mandolino,
voce
Mimmo Crudo: basso, voce
Milvia Marigliano: attrice
Awa Koundoul: voce
Alpha Diene: djembè
Enrico Guerzoni: violoncello
Davide Dondi: violino