Robi Zonca, con So good, è giunto al suo quarto CD solista da quando, nel 2003, con la pubblicazione di Do you know? decise di ridurre notevolmente l’attività di session man, che pure lo aveva visto collaborare con celebri nomi del blues come Guido Toffoletti, Andy J. Forest, Cooper Terry Tolo Marton, Arthur Miles, James Thompson, Aida Cooper, Fabio Treves, Ginger Baker, Billy Gregory e molti altri. Impossibile non citare, nel mondo del pop, la sua collaborazione con Mia Martini.

Autore, chitarrista e bassista, ha optato quindi per una carriera solista, sicuramente più gratificante, alla guida di una band a suo nome, dove ricopre la veste di cantante, autore e chitarrista solista.

Le canzoni tratte dagli album di Zonca sono trasmesse da numerose radio negli USA ed in molte nazioni europee. So good contiene undici brani e di questi solo due sono cover: Don’t let the sun catch you crying, di Ray Charles, cantata in modo magistrale dall’ospite Luther Kent, e Give me strenght, pezzo non molto celebre di Eric Clapton, ma non per questo da considerarsi minore.

Come nei lavori precendenti Zonca spazia dal blues al rock/blues al rock e conferma la sua capacità di scrivere pezzi anche radiofonici, senza però scadere nel banale o a discapito della qualità (So good, Just for you). Ottimi sono anche gli strumentisti che lo coadiuvano, tra i quali è impossibile non citare Antonello ”Jantoman” Aguzzi (Elio e le Storie Tese) alle tastiere e arrangiamenti dei fiati, la vocalist Sabrina Kabua e Paolo Legramandi (basso) con Roby sin dal primo CD.

Il mastering del disco è stato realizzato da John Davis, in passato collaboratore di Led Zeppelin e U2, nei Metropolis Studios di Londra. Imperdibile è anche la versione strumentale di Feel like dancing impreziosita dalla virtuosa tromba di Fabrizio Bosso. So good è quindi un progetto positivo che, grazie alle varie sfaccettature del blues e del rock che propone, potrà piacere ad un ampia gamma di appassionati.

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