Blessed Child Opera
Cantori di spazi desolati, poeti del disagio sottile,
attraversati talvolta da improvvise vampate di psichedelia, scossi da
un’energia che rimanda al grunge più originario e scarno, i Blessed Child Opera giungono al loro
quarto album e decidono di “aprirsi” ad un pubblico più vasto; limate alcune
asperità sonore la loro musica, pur non entrando nei territori del pop, e
mantenendo aspetti onirici trasognati,
risulta più accessibile, più fruibile, meno “di nicchia”.
Intendiamoci, le atmosfere cupe di My dream doesn’t lie
to my soul e di Christ is on the wall non cedono ad alcun
compromesso, Summer waits è un interessante crossover fra il
cantautorato americano più classico ed un pizzico di “dark sound” alla Cure,
così come Turn (slowly to this native coast), giocata sugli incroci
vocali, ma i suoni sono meno acidi, più morbidi, a tratti quasi pinkfloydiani.
Cambia tutto con Do you
believe in love? in cui l’influenza di Cure, dei primi Depeche Mode e,
perché no, di certi Simple Minds, si fa chiaramente sentire, soprattutto nelle
ritmiche e nella chitarre ruvide e dilatate; poi si torna alle atmosfere
rarefatte con It looks like she’s failing, in una continua altalena di
sensazioni che continua con le dolcissime A couple of miles e the death
of a day.
L’album si avvia alla conclusione con una nervosa Pain
in a southern heart, e si chiude con un titolo, That’s life, a metà
strada fra la rassegnazione e la presa di coscienza; un lavoro introspettivo,
molto intimo, privo dell’asprezza propria di band quali i Joy Division, di cui
però ripercorre con delicatezza alcune tematiche.
01. Soldiers and faith
02. My dream doesn’t lie to my soul
03. Christ is on the wall
04. Summer waits
05. Turn (slowly to this native coast)
06. Do you believe in love?
07. It looks like she’s failing
08. A couple of smiles
09. The death of a day
10. Pain in a southern heart
11. That’s life
Paolo
Messere: vocals,
guitars, keyboards, loops, bass (7/8), drums (7)
Francesco
Candia: guitars,
keyboards, bow
Davide
Fusco: drums,
backing vocals
Michele
Santoro: bass,
keyboards, loops, shaker, backing vocals
Valentina Cidda: additional vocals on 1/5
Fabio Centurione: cello on 4, 8, 9, 10
Vincenzo
Bardaro: drums and
percussion on 8