Roberta Finocchiaro
Something True di Roberta Finocchiaro è già dal titolo, una vera e propria dichiarazione di intenti, un lavoro da recuperare e scoprire con entusiasmo. Suonato alla perfezione, rende l’ascolto piacevole, al punto che i trenta minuti circa volano e si resta col desiderio di ascoltare ancora la ricetta musicale, tra pop, soul e blues della giovane artista siciliana.
Album nato, a detta di Roberta, dall’ascolto di Van Morrison, Norah Jones, John Mayer, Nick Drake e Dave Matthews Band; con ispirazioni del genere si capiscono subito sia l’ambizione che la capacità dell’autrice, che ci regala uno stile personale, con sfumature varie come i suoi gusti musicali e con le idee maledettamente chiare sul dove andare.
Disco che si apre con il groove di Lies, pezzo a metà tra Lisa Stainfield e Sua Maestà Stevie Wonder. Brani che catturano al primo ascolto, sfuggendo però banalità da facile ascolto e che fanno spiccare il cantato di Roberta, a volte simile alla Norah Jones più calda ed ispirata. Ballate con il pianoforte a farla da padrone, al quale si contrappone sovente la chitarra, come nel fraseggio di Be Myself. La title track è uno dei pezzi di punta dell’album; “Now I’m working on something true”: più chiaro di così!
Allora capiamo che questo non è solo un disco per Roberta, né tantomeno un semplice insieme di canzoni, è un sogno da costruire passo dopo passo, mattone dopo mattone, dalle dimensioni grandi come solo l’immaginazione ed il cuore di una viaggiatrice e sognatrice come lei può concepire.
Proprio dalle sue parole scopriamo infatti che la pubblicazione di “Something True” contiene più di un sogno realizzato, a partire dalla possibilità di suonare con i musicisti del suo idolo John Mayer (David LaBruyere e Stephen Chopek) e di entrare in luoghi mitici della musica come i Sun Studio di Memphis (clicca qui per vedere il video)
In “Something true” si sente un’anima pop forse più marcata rispetto al lavoro precedente, Foglie di carta (uscito nel 2016) e si nota anche una crescita nella scrittura, che Roberta attribuisce al lavoro fatto insieme alla sua produttrice Simona Virlinzi. Non a caso l’unico brano in italiano parla di paure, per sottolineare la voglia di sincerità e onestà che sta alla base di quel “something” su cui l’autrice sta lavorando con grande impegno e talento.
Nella copertina dell’album Roberta guarda lontano, con il sorriso abbozzato di chi sa bene di avere ancora tanta strada davanti e la voglia matta di percorrerla. Nell’epoca delle fake news, in un momento storico dove il concetto di verità è abbastanza labile e offuscato, la musica ci viene incontro per l’ennesima volta, regalandoci squarci di fiducia e bellezza; teniamoci stretto questo “qualcosa di vero”, perché è più prezioso di quanto pensiamo.
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01. Lies
02. Build my heart
03. Be myself
04. Something true
05. Leaf in a hurricane
06. Love changing
07. Paura
08. When I’m starting to love you
09. Honey tree