Dino Fumaretto
Quarto lavoro discografico per Dino Fumaretto, alter ego di Elia Billoni, come lui stesso scrive: «Dino Fumaretto è un personaggio tragicomico creato da Elia Billoni, Dino Fumaretto scrive canzoni e Elia Billoni le canta, Dino Fumaretto ha nominato Elia Billoni suo unico e fedele interprete». I lavori precedenti, Buchi e Pitocco, autoprodotti. e La vita è breve e spesso rimane sotto, per l’etichetta Trovarobato, ce lo avevano fatto conoscere, ma con Sono invecchiato di colpo l’istrionico artista lascia esterrefatti per la confezione ora intimama e ora inverosimile dei suoi brani.
Perché non si può prescindere dall’ascolto dei brani di questo artista senza immergersi totalmente nella essenzialità delle sue parole, studiate, meditate, scarnificate. Questa volta fanno più fatica ad emergere rispetto al precedente disco e questo solo perché ora non c’è più solo un pianoforte, ma un’intera band, cori e qualche improvvisazione.
Le immagini spesso corrosive della realtà, passano da crudi orizzonti di Insonnia a interrogativi surreali di Cosa c’è nel frigo, transitando da follie psicologiche in Tu sei pazza, a visioni strampalate da Film dell’orrore.
È proprio qui che risiede il fascino di questo arguto cantautore, nel suo indurci ad immergerci in un sogno apparentemente frutto di una Mente spostata, ma che in realtà nasconde una successione di fotogrammi della vita reale, quella che ti fa sentire estraneo in un mondo tutto uguale, quella che ti fa desiderare di sentirsi invecchiato di colpo. Musicalmente privo di ricercatezza spasmodica, fa dell’essenzialità il suo dettato: qualche eccesso elettronico, proprio nel brano che dà titolo all’album, non è segnale di sperimentazione acustica, ma volontà macabra e squisita di sconvolgimento, di rivelare l’inaspettato, l’inquietante che sta nella nostra quotidianità.
Il progetto, fin qui contraddistinto dall'accoppiata esclusiva tra piano e voce, ha ospitato altri strumenti, suu tutti, violino e batteria: il primo ha dato un suono nuovo alla tensione che, da sempre, attraversa i brani di Fumaretto (si ascolti l'inizio di Tu sei pazza, non lontano dalle sonorizzazioni di film muti); la batteria, invece, ha aperto la strada a qualcosa di più pop. Più complesso dei precedenti, ma proprio perché contornato da una vera band, sicuramente più orecchiabile. Ironico ma sottilmente perverso nello stuzzicare la fantasia dell’ascoltatore che sembra tuffarsi in un pièce teatrale oscura, senza trama, ma con assassini e vittime. Sperimentalmente maturo.
01. Cosa c’è nel frigo
02. Insonnia
03. Risvegli
04. Tu sei pazza
05. Film dell’orrore
06. Mente spostata
07. Una vacanza
08. Non ti emoziono più
09. Il nuovo che avanza
10. Sono invecchiato di colpo
Elia Billoni: voce, pianoforte, piano digitale, organo, groovebox, armonica, kazoo e cori Niccola Cappelletti: basso, violini, cajon, percussioni, chitarra acustica, electribe, galletto, snap, fischio e cori Federico Minciarelli: batteria Enrico Giovagnola: sax Iosonouncane: elettronica, tastiere, voci Li-Dada: voci Denise: Vado in vacanza