Serpenti
La prima cosa che viene in mente ascoltando
Sottoterra, opera prima dei Serpenti, riguarda la voce molto bella
della cantante Gianclaudia Franchini, e in particolare lo spreco che ancora una
volta il panorama musicale di casa nostra fa di una voce che avrebbe molto da
dare, ma che non riesce nemmeno a decollare a causa di un lavoro artistico
ripetitivo e un po’ fuori dal nostro tempo (leggi al capitolo dance anni ottanta),
con testi e soprattutto musiche che ben poco (per non dire nulla) aggiungono al
nostro repertorio. Su otto canzoni su dieci si fa fatica persino a distinguere
un brano dall’altro perché musicalmente le tracce di “Sottoterra” hanno tutte
lo stesso riff di campionamenti con basso mischiati a ritmi dance ed
elettronici.
Ma non tutto fortunatamente è da
buttare. Iniziamo dal primo singolo, Sinuoso
vortice, vincitore del “Nokia Trends Labs 2008” su cui ci ha messo lo
zampino Mike Marsh (Chemical Brothers, Prodigy, Subsonica): veloce,
ritmicamente avvolgente soprattutto nel ritornello, un giusto equilibrio tra
dance, pop e rock. Del brano è stato anche realizzato un videoclip davvero
simpatico che catalizza l’attenzione di chi lo guarda. E poi Da sola e Se lascio perdo, uniche isole di “Sottoterra” in cui vengono fatte risaltare le doti vocali
della cantante e in cui si riesce a sentire un suono differente rispetto al
resto della produzione musicale del disco. Tutto il resto è, invece, un vano e
forzato tentativo di bissare il successo di Sinuoso
vortice, facendo di Sottoterra un disco ripetitivo e con poche idee
musicali.
01. Libellula
02. Baciami
03. Se lascio perdo
04. Sinuoso vortice
05. Diversa da me
06. Un brivido
07. Patinato
08. Aria nera
09. Irraggiungibile
10. Da sola
Gianclaudia Franchini:
voce
Luca Serpenti:
basso, batterie elettroniche e campionamenti