Cosmo Parlato
Gennaro Cosmo Parlato cambia pelle, non solo musicalmente. Via il trucco
pesante e gli abbigliamenti eccentrici, via le cover dell’italietta canora (“Che
cosa c’è di strano?”) e dell’esotico easy pop (“Remainders”), via persino il
primo nome, Gennaro. Per l’etichetta Carosello esce Soubrette, e Cosmo Parlato sciorina in dieci tracce inedite tutte
le sue qualità autoriali, che non a caso allertarono nel 2003 l’esigentissima
Mina. E mentre “Fragile” è ormai un classico del repertorio dell’ex tigre
cremonese, in questo disco dalle molte anime, ma dalla forte identità musicale,
ci sono almeno tre motivi per invogliare all’ascolto: Nel mio cielo è un esempio di toccante poesia e nitido lirismo, Agguato a Marrakesh, in duetto con Enrico Ruggeri, è un delizioso divertissement in forma di arabesque, mentre il brano che chiude il
disco, scritto dalla talentuosa Maria
Pia Tuccitto, Perché tutto muore,
è forse una traccia della prossima svolta del cantautore partenopeo ma
fiorentino d’adozione: piano e voce, emozioni spoglie e sincere. Come in Albatros, omaggio a Giuni Russo,
definita “Maestra di canzoni”.
Certo, il Cosmo Parlato lustrini
e paillettes affiora sovente, il che non è certo un male, anzi. Se il disco è
godibile è anche per la verve del personaggio, che non offusca le qualità
dell’uomo e tantomeno quelle dell’artista. Per essere credibili, però, bisogna
cambiare. E la svolta di Cosmo Parlato è sincera ed anche coraggiosa.
Coraggiosa come i temi trattati, dal travestitismo all’omosessualità, fino alle
difficoltà dell’ambiente musicale, spesso ingrato con gli artisti veri (e Giuni
Russo ne è fulgido esempio). Meritoria è anche l’occasione fornita ad Alessandro Graziano, cantautore
sensibile e dotatissimo, in duetto con Parlato nella title track, scritta dallo
stesso Graziano con Alberto Annibali.
C’è anche un pensiero per la
città di nascita, Napoli, abbandonata
ad otto anni, ripresa anche nella sinuosa Via
Toledo, mentre il primo singolo, Lezioni
d’amore, può considerarsi una summa dell’arte dello sberleffo tipica di
Parlato.
Insomma, l’alfiere italiano della
gay music non abdica affatto, ma offre un altro aspetto di sé, più complesso ed
intrigante, insofferente alle etichette e soprattutto denso di prospettive
future. E di nuove sorprese.
01. Soubrette
02. Savoir faire
03. Napoli
04. Lezioni d’amore…
05. Agguato a Marrakech (feat. Enrico Ruggeri)
06. Nel mio cielo
07. Sabrina
08. Via Toledo
09. Albatros
10. Perché tutto muore
11. Agguato a Marrakech
12. Via Toledo (alternative version)