Sinenomine
La Sicilia come porta europea
dell’oriente: un’immagine ormai divenuta un classico, non solo nell’immaginario
visivo e geografico, ma anche in quello musicale; l’album firmato da Alessandro Girotto e dai suoi Sinenomine
è un degnissimo ambasciatore di questa comunanza culturale che, non solo
“pesca” tra i suoni più “classici” e tradizionali, ma offre, a propria volta,
nuovi spunti e nuove idee che contribuiscono a creare le sonorità mediterranee
di oggi.
Ci sono un po’ di Sudamerica, un
po’ di Nordafrica, parecchia Italia, ed anche la penisola Iberica spunta fra le
note di Spartenza, lavoro dalla spiccata indole mediterranea; musiche
appassionate, indolenti, annoiate, curiose, melodie dalle quali traspare una
perfetta simbiosi con i luoghi che le ispirano, terre assolate, strade
polverose, mari piatti e sconfinati, luoghi in cui un cono d’ombra, un goccio
d’acqua, un refolo di vento sono un regalo della natura, cosi come il silenzio
e l’arsura sono compagni di viaggio.
E poi la voce di Pilar,
dolce ed appassionata cantastorie, la fisarmonica di Luca Casadei, che tesse trame ora delicate ora impetuose, la
chitarra di Alessandro Girotto,
che viaggia quasi “sotterranea” ma, unitamente agli archi di Marco Ceccato e Stefano Cesare, crea melodie,
accompagna, si insinua... laddove le percussioni di Fulvio Maras vanno a prendersi lo spazio in cui dettare i ritmi e
dare vita alle atmosfere.
Brani solari, quasi sempre, a cui
si alternano, occasionalmente, situazioni più cupe, misteriose, in un
caleidoscopio di suoni, colori, sensazioni definito, netto, quasi “violento”
che poco o nulla lascia alle tinte sfumate preferendo di gran lunga quelle
forti, cangianti, luminose, e che conduce l’ascoltatore in un viaggio sospeso nel
tempo e dalla destinazione mutevole e “capricciosa”.
01. Vulumbrella
02. Le metamorfosi
03. Perduto
04. Lusitania
05. Camminante
06. Soliloquia
07. Solaria
08. A lu bene mie
09. Tango de esperanza
10. Rua de saudade
11. Canto delle lavandaie del Vomero
12. Riturnella
13. Spartenza
Alessandro Girotto: chitarre
Fulvio Maras: percussioni, electronics
Marco Ceccato: violoncello, viola da gamba
Luca Casadei: fisarmonica
Stefano Cesare: contrabbasso
Pilar: voce