Lunaria
Una strana creatura questi Lunaria. Una voce pop, molto pop, quella della loro cantante Sara Santoni. Farebbe faville su qualsiasi disco di mainstream italiano, per la sua tecnica, la sua estensione e la sua espressività: un bel miscuglio tra Irene Grandi e la Consoli più incazzata e meno lagnosa. E invece questa: un’aggressività che arriva dal batterista Stefano Ziccardi e soprattutto dal chitarrista Giannandrea “John Andrew” Forestieri, ragazzone milanese cresciuto a pane, burro e Sonic Youth.
Strana creatura davvero i Lunaria, se consideriamo la composizione dei pezzi, scritti dal bassista Gabriele Marini: metriche di ispirazione cantautorale all’interno di strutture lineari -decisamente pop se vogliamo -, e ritornelli che strizzano l’occhio alle radio, sì, proprio loro. E in alcuni casi ci beccano pure, ad esempio nell’ottima Glicine, che funzionerebbe davvero in rotazione nonostante il suo testo tutt’altro che accomodante. Non è l’unico gustoso connubio di rock e pop: lasciano il segno anche pezzi come Mi odio mio Dio e Ruggine .
In scaletta anche un paio di ballate, una riuscita come Al di là del mare, dedicata a un fantomatico, romantico Nicola: l’altra, Come d’incanto, un po’ meno convincente: valida dal punto di vista musicale, intessuta dagli arpeggi di John Andrew, ma un po’ troppo sempliciotta e ridondante da quello testuale, che racconta (accenna?) il presunto idillio di una vita in campagna. Non mancano episodi più felici sul versante delle liriche, come la già menzionata Glicine o la dinamica Due di due, ma non sono comunque i testi il punto di forza di un disco come Specchi per le allodole.
La chiave del sound dei Lunaria sta tutta nella vocalità e nel carisma di Sara Santoni, che sarà anche mainstream (ma è un difetto?) ma funziona a meraviglia, e riesce a dare l’identità giusta alla band. Popolare ma non compromessa, con quel tocco di garbo che ce li rende pure simpatici.
http://www.myspace.com/lunariainside
01. Epidemia
02. Mi odio mio Dio
03. L’indomani
04. Glicine
05. Come d’incanto
06. Ruggine
06. Al di là del mare
07. Due di due
08. Scasso
09. La mia estate
10. Bijoux
Sara Santoni: voce Giannandrea “John Andrew” Forestieri: chitarre e voci Gabriele Marini: basso Stefano Ziccardi: batteria