Federico Casagrande Trio
Chi conosce, ama e rispetta la montagna sa benissimo quale
sia l’approccio giusto per affrontarla: innanzitutto la si osserva, per goderne
la meraviglia, ma anche per “studiarne” l’aspetto, l’andamento, le difficoltà;
in montagna non si corre, si cammina, si cerca il ritmo della respirazione, si
trova il passo giusto, ed ancora non si va oltre i propri limiti, non si “osa”
al di là delle proprie forze.
Una formazione classica ed
essenziale (chitarra, basso e batteria) in cui le pelli ed i piatti fanno come
si suol dire l’andatura, il basso rappresenta il profondo e ritmico respiro, la
chitarra, invece, è l’occhio che osserva e traccia la via, compiacendosi nel
contempo della bellezza dell’ambiente: Spirit of the Mountains si muove,
in fondo, lungo queste direttrici, con la pacatezza e la profondità di
un’arrampicata in cui la simbiosi con l’ambiente circostante è più importante
della “cima” da raggiungere.
Ed allora i tono sono morbidi,
spesso quasi smorzati, la chitarra ha un suono rotondo ed indulge in frequenti
legati, privilegiando l’armonia rispetto alla velocità; l’incedere della
batteria è percussivo, i tempi sono sincopati, tagliati, anche un semplice
quattro quarti è ricco di coloriture e dinamismo, il contrabbasso è davvero il
“polmone” del suono, mai ripetitivo,
sempre alla ricerca di passaggi differenti, ma sempre armonizzato con le
bacchette.
Ma l’occhio spazia anche oltre i
paesaggi più noti; poichè, pur essendo di sabbia, anche le dune sono dei
rilievi spesso importanti, ecco allora Desert, un’incursione in
territori desolati che si perdono oltre l’orizzonte.
Lavoro generalmente delicato e
dalle atmosfere rarefatte, con qualche occasionale impennata ritmica, a
sottolineare che la montagna spesso entusiasma, ma mai sopra le righe; in
questo senso chiudere con Signore delle cime è testimonianza del più
grande e dovuto rispetto.
01. Beyond
02. New
03. Himalaya
04. Desert
05. Running slow
06. Foroyar
07. Pelmo
08. Point of view
09. Signore delle cime
Federico Casagrande: guitar
Stefano Senni: bass
Ferenc Nemeth: drums