Antonio Barbagallo
“Registrato e mixato a Brooklyn, New York…”; sarà anche un caso, probabilmente questo fatto non influisce, realmente, sulla realizzazione di quest’album, ma ci piace pensare che l’atmosfera “downtown” della Grande Mela abbia, se non influenzato, almeno ispirato le dodici tracce che compongono Splendida Luce, l’ultimo lavoro del chitarrista Antonio Barbagallo.
Un disco interessante, molto vario, che non segue strettamente un filo logico, anche se un’ispirazione “sudamericana” fa capolino qua e là, non solo per la scelta di alcuni brani, Vera Cruz è di Milton Nascimento, Comecar de novo di Ivan Lins e Vitor Martins, ma per l’approccio, un po’ nostalgico e pensoso, ma comunque denso di ritmo…
Molto appassionate le riletture di Duke Ellington’s sound of love e Portrait, entrambe di Charlie Mingus, interessanti i brani realizzati dal chitarrista stesso, che lascia che sia la voce lo strumento principale, mentre la chitarra si inserisce, a volte anche con passaggi brevissimi, offrendo quel “tocco in più”; l’interplay fra i musicisti è totale, batteria e contrabbasso, Chris Brown ed Ugonna Okegwo, sono eccellenti per misura e delicatezza, il pianoforte di Craig Hartley disegna viaggi immaginari, Fabio Morghera e Stacy Dillard, tromba e sax tenore, quando chiamati in causa, entrano con naturalezza nel dialogo.
Quasi fosse un novello Corto Maltese, Barbagallo, insieme ai cinque musicisti che lo accompagnano, parte dalla grande città ed inizia un viaggio “esotico” che lo porta dalle brume di Central Park alle spiagge assolate dei leggendari “Mari del Sud”, senza una meta precisa, ma con la voglia di esplorare e di ritornare a casa, per poi ripartire ancora; ecco, l’andamento di questo disco si dipana lungo questa falsariga, quella di un continuo andare e tornare, sempre in movimento ma con la capacità di prendersi qualche momento di pausa, ogni tanto, per assaporare il paesaggio e ridefinire il prossimo percorso.
In questo modo l’ascoltatore, non conoscendo in anticipo la meta, si lascia condurre docilmente e lascia viaggiare liberamente anche l’immaginazione…
01. Canzone del musico colto
02. Vera Cruz
03. Duke Ellington’s sound of love
04. Havana’s short story
05. Si fa sera
06. Splendida luce
07. Portrait
08. Comecar de novo
09. Gloria’s step
10. Monk-ette
11. Lonely people
12. Searching for freedom
Antonio Barbagallo: voce, chitarra Craig Hartley: piano Ugonna Okegwo: contrabbasso Chris Brown: batteria Fabio Morgera: tromba Stacy Dillard: sax tenore