Ladro
Anno 2014: sotto l’ombra della Madunina cominciano le scorribande del Ladro, duo milanese (Ste e Grace) che agisce nei scenari dell’underground con incursioni alt-rock e spruzzate noise. Al primo assalto di un lustro fa (Ladro-Extended play), iniziano a riempire il sacco con quattro pezzi, mescolando l’idioma nazionale con quello di Albione, mentre la refurtiva di oggi Spogliati e ammalami s’imbottisce con altre quattro tracce, ma saccheggiate con un occhio più esperto e maturo, dando completamente spazio all’italiano
Senza tanti preamboli, attaccano sùbito i dettami dell’opener Domenica pomeriggio badando tosto al sodo nel cospirante duetto acido con la drummer-voice Grace e plasmato con accordi abrasivi e prepotenti, marchiando a fuoco un percorso che non soffre mai di cali di tensione garantendo così un impatto dal mordente compatto. L’approccio di Spogliati e ammalami è di sicuro effetto (a cominciare dal titolo), con un fitto ronzio di chitarra che s’insinua dritto nell’orecchio e la band sa come valorizzarlo, puntando sul ripetuto riff per dar maggior vigore alla stesura, nonostante l’equilizzazione degli strumenti invada leggermente la vocalità di Ste Di Ladro che, comunque, sa destreggiarsi bene in àmbiti ruvidi. Lecito chiedersi dove il Ladro trovi cotanta malizia esecutiva. Semplice: dalla voglia di ingranare sempre la marcia giusta, con mescolanze accattivanti che, magari, non toccano apici rivoluzionari ma sventolano ancora la bandiera di un genere che ha ancora tanto da raccontare. Loro ne sono consapevoli e fanno di tutto per sorprenderti anche con Cascate nel deserto, in cui l’acustica prende la mano, svelando un pokerino di minuti che avvolgono con accordi grunge e immaginifiche sensazioni da west-coast. L’ultima sortita è la dinoccolata Come le rane, in clima emo-grunge a velocità ridotta, con quel piglio necessario per portare a compimento una chirurgica effrazione d’anima, ma col passo furbo e felpato da Ladro scaltro prossimo al professionismo e, di certo, non sarà facile “arrestarlo”.
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01. Domenica pomeriggio
02. Spogliati ed ammalami
03. Cascate nel deserto
04. Come le rane
Stefano Del Giudice: voce, chitarra – Grazia Mele: batteria e cori