S.P.U.P.P.A., cinque inediti e cinque remix, è il secondo album del trio veneziano No Seduction ed è, come il precedente del 2007, completamente autoprodotto. Diffuso esclusivamente sul web, questo è un Ep che si lascia ascoltare e ballare con molta disinvoltura spaziando tra sonorità tipiche dell’altern rock con una chiara influenza elektro e dance-punk. Niente di nuovo per quegli ascoltatori che amano la musica dei Klaxons e dei Trabant, ma comunque un album ben fatto. C.I.A., pezzo di apertura del Cd, è un brano molto commerciale con un ritornello trainante che svolge bene il compito di accattivarsi l’attenzione e la simpatia di coloro che lo ascoltano per la prima volta. Una mossa che risulta indovinata e non esageratamente furba. Anche i remix da esso tratti sono buoni anche se non indimenticabili, meglio l’originale. Bella sia la vocalità in Fried Fish sia il ritmo synth-pop appena accennato in Spend Money, Stay Cool. Ottime anche We Won’t Ever Find A Job e 1 2 3 4 5 6 7 8, tracce in cui il ricordo dei Bloc Party si fa più forte. In tutti questi adrenalinici brani vengono ben usati sia sintetizzatori sia le distorsioni.  Un lavoro curato che, in cui, però, si poteva impegnarsi di più per sperimentare qualcosa di originale e si poteva anche produrre meno remix e più inediti. La stoffa c’era senz’altro per pretendere un passo in avanti in questo senso.  I No Seduction hanno, comunque, un gran merito: quello di aver saputo mettere in gioco le loro capacità usando i mezzi di comunicazione di massa online che venivano loro messi a disposizione senza appoggiarsi a nessuno e contando solo sulle proprie forze. Un segno di carattere che non deve certo passare inosservato.

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