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Valeria Vaglio

Stato innaturale

Tra i pochi prodotti di qualità passati all’ultimo festival di Sanremo mettiamo volentieri questa giovane cantautrice barese al suo esordio discografico con un disco sincero e personale. Stato innaturale contiene dieci brani scritti da lei (con qualche sporadica collaborazione) e una bonus track, quella Oggi sono io di Alex Britti che le diede la vittoria a SanremoLab e di conseguenza l’accesso al Festival, nella sezione giovani.
Si tratta per lo più di ballate di un cantautorato “leggero” arrangiato con la formazione classica pop-rock acustica (con qualche variazione, come gli echi caraibici in Aria), e l’aggiunta di un quartetto d’archi che leviga l’atmosfera musicale. Arrangiamenti essenziali che contribuiscono anche a fare risaltare le sfumature e la sensualità del suo timbro vocale. Valeria infatti è dotata di un’intrigante voce da contralto che usa in modo naturale e senza forzature, dandole così rotondità e calore.
Le canzoni sono quadri lirici che descrivono esperienze sentimentali, mettendo a nudo le debolezze causate dell’innamoramento o dal tradimento, o da altri episodi di vita a due.
Un concetto ricorrente nel disco è la difficoltà di lasciarsi andare, di essere se stessi, di togliersi le maschere, abbassare le difese. Scava dunque nell’intimo, Valeria Vaglio, e lo fa senza filtri né mistificazioni. Il fatto che più o meno apertamente il rapporto cantato sia per lo più un amore saffico forse accentua e rende quasi esistenziali le naturali difficoltà del sentimento, aggiungendo un tormento magari leggero, ma che è presente e corrode dentro. L’impossibilità di vivere appieno un rapporto, l’incapacità di amare fino in fondo, la paura di svelarsi e dunque il timore di «vivere a metà» e di «doversi accontentare» (Stato innaturale) assumono un significato più profondo.
La scrittura è fluida, le canzoni ben costruite con melodie orecchiabili che si adattano perfettamente a testi semplici ma non scontati, anche se alternano immagini sorprendenti («se fossi il sole francamente dormirei di meno», Fuego) ad espressioni un po’ ritrite. L’impressione è che si potrebbe osare di più, ampliando lo spettro d’azione ad altre esperienze vitali che non siano solo l’amore e il rapporto a due. Una cantautrice con la sua personalità, la sua densità di pensiero e le sue capacità di scrittura non avrebbe che da guadagnarci, in termini di originalità. Il primo passo del cammino, comunque, è stato fatto. E bene.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Diego Calvetti
  • Anno: 2008
  • Durata: 42:52
  • Etichetta: Sony BMG

Elenco delle tracce

01. Ore ed ore
02. Fuego
03. Stato innaturale
04. Le carezze e la ferita
05. Fotografia
06. Il più grande dei miei sbagli
07. Aria
08. Immobili fanti
09. 39 baci
10. Molto di più
11. Oggi sono io

Brani migliori

  1. Ore ed ore
  2. Stato innaturale
  3. Fotografia

Musicisti

Steve Luchi: batteria
Ronny Aglietti
: basso
Roberto De Angeli
: chitarre acustiche, elettriche, classiche
Lapo Consortini
: Chitarre acustiche, elettriche, classiche
Daniele Del Lungo
: violino
Gabriele Savarese
: violino
Giovanni Porazzini
: viola
Elisa Peschi
: violoncello
Diego Calvetti
: pianoforte, rhodes, programmazioni e percussioni