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Gaspare Bernardi

Stranger at home

Per ritrovare se stessi bisogna iniziare a camminare…forse questa è, o potrebbe essere, la sintesi attraverso la quale definire il quarto lavoro di Gaspare Bernardi, da Pievelago, provincia di Modena, appennino Tosco-Emiliano; lontano dalla città dunque, non tanto in quanto luogo fisico, quanto invece nel senso di ambiente, di situazione, e lontano anche in parte dalla propria storia, fatta di collaborazioni spesso importanti e molto significative.

Attraverso la  musica, e senza le parole, Stranger at home è un lavoro dalle molte interpretazioni possibili, a partire proprio dal titolo, che definisce una situazione difficile da associare al luogo verso il quale ci si è rivolti per cercare equilibrio, soprattutto nel momento stesso in cui il medesimo luogo diventa un punto di partenza. Dieci tracce strumentali nelle quali la “voce solista” è, di fatto, il corno, che sono in realtà dieci percorsi, a loro modo “rurali”, attraverso una natura selvatica, luoghi solitari, ambienti dimenticati, abbandonati o che, volutamente, si sono sottratti al caos ed alla convulsa vita “sociale” per rimanere luoghi in cui potersi fermare; e proprio su questo continuo rapporto fra movimento e pausa, fra distacco e ricongiungimento si può trovare il senso di questo lavoro, una sorta di ripartenza, lenta, dopo una vita intensa e, per certi versi, affannosa ed affannata. Una musica, se vogliamo, “ambient”, ma non certo nel senso comune con cui il termine viene inteso, quanto invece perché cerca di definire, spazialmente e temporalmente, l’ambiente che l’ha ispirata: una ritmico che segue l’andamento dei passi, del respiro, che accompagna i pensieri che chiunque sia in cammino sente rincorrersi nella testa.

Come anche si evince dalla copertina dell’album, l’idea di essenzialità è alla base di questo progetto: essenzialità intesa come semplicità, non solo musicale, ma anche di vita, legata alla ricerca di un ipotetico “minimo comune indispensabile”, ciò che basta per sentirsi pienamente se stessi, senza troppa sovrastrutture, complicazioni, elaborazioni complesse. Ci sono echi di psichedelia, new age, qualche lontano richiamo alle colonne sonore cinematografiche degli anni ’70, in una sorta di fusion in cui gli echi ed i riverberi, che non a caso si rifanno ai luoghi ed agli spazi “raccontati”, giocano un ruolo fondamentale nel rendere questi brani, intimi ed evocativi allo stesso tempo. Oltre a ciò, a legare il tutto in maniera coesa e coerente, spesso arrivando “da lontano” anche grazie al modo in cui è stato registrato, non in primissimo piano ma come provenisse dalle retrovie, il suono ed il timbro del corno, suadente e capace di disegnare melodie di ampio respiro. Inevitabilmente, il luogo al quale si possono associare i brani di questo album, è la montagna e questo perché, nonostante sia anch’essa cambiata negli anni, riesce ancora a mantenere quel distacco dalla realtà in cui ci si può davvero immergere nei propri pensieri, raccoglierli, dare loro un senso, volendo anche una direzione, ma senza farsi travolgere da essi.

Non si tratta tanto di estraniarsi dal mondo, quanto invece di ritagliarsi uno spazio ed un tempo per riflettere, ragionare, interrogarsi su come ci si possa relazionare al meglio con esso, e questo senza rimanerne travolti; per fare ciò è necessario creare una sorta di vuoto, intorno, ed allora ci sono luoghi che questo vuoto lo respirano, e lo restituiscono ricco di significati. Gaspare Bernardi ha cercato di viverlo, e di raccontarlo, distillandone le suggestioni più semplici e più profonde.

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Gaspare Bernardi, Luca Masperone, Aaron Caldarella, Giam “Pablo” Gianaroli, Roberto Priori    
  • Anno: 2017
  • Durata: 59:49
  • Etichetta: Corno Magico Music & Arts/Incipit Records-Egea Music

Elenco delle tracce

01. Driving on my mountain
02. Thinking of you
03. Prelude
04. Horizons
05. Stranger at home
06. Our days
07. Compostela walking
08. Suspance nights
09. Bye mommy bye
10. Stranger at home (song)

Brani migliori

  1. Driving on my mountain
  2. Thinking of you
  3. Bye mommy bye

Musicisti

Gaspare Bernardi: digital horns, mute horns, keyboards, virtual effects, virtual drums, vox  -  G. Battista Giorgi: electric bass  -  Ugo Moroni: guitar  -  Lele Leucci: guitar synth  -  Giuseppe Tortorelli: acoustic drums  -  Sarita: vox, choir  -  Giò Cozza: vox, keyboards  -  Markus Stockhausen: trumpet  -  Achille Succi: bass clarinet