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Lars Danielsson & Paolo Fresu

Summerwind

Visto che di Paolo Fresu, anche al di fuori del circuito jazzistico, per fortuna non ce n’è granché bisogno, spendiamo solo due parole sul suo partner in questo prezioso album in duo, l’ennesimo per il trombettista sardo. Dunque: Lars Danielsson è un bassista (in alcuni casi, come qui, anche violoncellista) svedese fresco sessantenne, la cui prima fama è probabilmente legata a uno storico quartetto degli anni Ottanta con Dave Liebman, Bobo Stenson e Jon Christensen e che al di là di ciò, nel corso di una carriera ormai quasi quarantennale, ha suonato con alcuni dei più bei nomi del firmamento jazzistico internazionale, da John Scofield a Jack DeJohnette, Charles Lloyd, John Abercrombie, Kenny Wheeler e innumerevoli altri.

Detto ciò, veniamo al disco, che alterna brani di Fresu (cinque) e Danielsson (tre), più due a doppia firma, senza per questo disdegnare il recupero e la rilettura di temi altrui, anche molto gloriosi, come accade subito in avvio con Autumn Leaves, fra gli standard più visitati del songbook jazzistico, che c’introduce del tutto eloquentemente nel clima raffinato, sognante, rilassato ed evocativo, a tratti dolente (come appunto qui), che attraversa il disco, della più chiara acqua per quanto riguarda in particolare il trombettista.

Alternando flicorno e tromba, con o senza sordina (il che non è mai un semplice dettaglio), Fresu attraversa i restanti tre quarti d’ora di musica da questa posizione concentrata, assorta, soffice e partecipe, con Danielsson che non perde un colpo sotto di lui (non perché la sua posizione sia subalterna, ma proprio da un punto di vista di mera altezza sonora), qua e là sovrapponendo, prima ancora che sostituendo, il cello al contrabbasso.

Ne vien fuori un album di livello molto omogeneo, come livello dei singoli pezzi, di un’unitarietà di approccio alla materia sonora che non deve peraltro far pensare a un percorso monocorde o ritorto su se stesso: c’è rigore e coerenza espressiva, ma anche la capacità di variare, pur entro confini definiti, toccando registri che garantiscono all’album equilibrio e, per chi ascolta, sano piacere uditivo. La ricerca più spericolata veleggerà altrove, ma qui c’è tanta buona musica tutta da godere.  


Foto di Siggi Loch

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Siggi Loch
  • Anno: 2018
  • Durata: 49:20
  • Etichetta: Act / Egea

Elenco delle tracce

01.  Autumn Leaves
02.  Saluto dardamente
03.  Le matin
04.  Stilla Storm
05.  Jag lyfter ögat mot himmelen
06.  Un vestido y un amor
07.  Drexciya
08.  Dardusó
09.  Stanna Tid
10.  Sleep Safe and Warm
11.  April in Dardegna
12.  Amigos
13.  Wachet auf, ruft uns die Stimme
14.  Dardodentro
15.  De la solitude mesurée

Brani migliori

  1. Jag lyfter ögat mot himmelen
  2. Dardusó
  3. Sleep Safe and Warm

Musicisti

Paolo Fresu: tromba, flicorno soprano, elettronica   -  Lars Danielsson: contrabbasso, violoncello