Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna
La musica popolare italiana è, da alcuni anni, nuovamente al centro dell’interesse di un ampio pubblico, voglioso di riassaporarne i significati persi nel tempo. Questo grazie a un nutrito gruppo di artisti ai quali va dato il merito di aver valorizzato un patrimonio inestimabile, che rischiava seriamente di finire in fondo al baule delle nostre preferenze. Tra questi Ambrogio Sparagna: musicista, etnomusicologo e compositore che da diverso tempo è impegnato nello studio e nella riproposizione di musiche tradizionali dello Stivale.
In Taranta d’amore lo vediamo alla guida dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma – ensemble che include una seria varietà di strumenti tipici come zampogna, mandoloncello, tamburello e organetto – alle prese con un repertorio teso a far luce sui modi espressivi e formali della tarantella, danza che racchiude in sé il patrimonio artistico di molte popolazioni dell’area centro-meridionale.
L’album si presenta come un viaggio di quattordici brani, registrati nel settembre 2009, alcuni ripresi da fonti storiche di canti popolari, altri riarrangiati o composti appositamente dallo stesso Sparagna. Ogni passaggio è pregno di passione, colmo di entusiasmo e fortemente legato a un idea di musica che non lascia indifferenti, per via di una serie di connotati e di rimandi a situazioni sociali lontane nel tempo, ma ben ferme nel nostro immaginario collettivo.
Taranta d’amore è un lavoro trascinante e creato con molta attenzione. Al maestro di Maranola e alla sua Orchestra il merito di rendere ancora attuale e praticabile un itinerario musicale dimenticato troppo in fretta.
01. Suspiri de core
02. Libera nos a malo
03. Ìlie-mu
04. Se potessi diventare
05. Santu Paulo delle Tarante
06. Quanno so' morto
07. Cunto
08. Pizzica Tarantata
09. Pizzica di San Vito
10. Vinticinc’anni ci praticu a mare
11. Strambotti
12. Sia benedettu ci fice lu mundu
13. Fiore d'Aprile
14. Taranta d'amore