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Ministri

Tempi bui

Quando si parla dei Ministri ormai la questione si fa politica più che esistenziale. La band di Milano, composta da Divi, Fede e Michi, con Tempi bui arriva al secondo disco dopo l’hype de “I soldi sono finiti” – l’album diventato celebre per avere in copertina un vero pezzo da un euro – e l’ep “La Piazza”, primo parto per la Universal, che riscontrò un notevole successo soprattutto nell’attività live. La grinta, la rabbia e la passione che il trio riusciva e riesce tutt’ora a trasmettere ad ogni singolo spettatore sono stati come una malattia contagiosa che ha invaso l’intero Paese. E “Tempi bui” arriva, forse non a caso, in un periodo ben preciso, di crisi nera, di preoccupazione generale, che questi ragazzi intelligenti e (causticamente) sensibili non potevano certo non percepire. Il loro pregio/difetto è quello di non saper tenere la bocca chiusa. I Ministri descrivono nei minimi particolari le cose che non vanno e te le sbattono in faccia urlandotele, oppure le cantano in maniera più melodica, ma sempre esprimendo quello che pensano. “Tempi bui” è un album maturo, ricercato sotto l’aspetto musicale, da ascoltare fino all’ultimo brano, anche per riuscire a sentirsi un po’ meno incompresi. Azzeccata la traccia d’apertura nonché title-track, un tormentone che rimane in testa come una canzone di Katy Perry. Veramente degna di nota Bevo, divertente e ironica ma allo stesso tempo incredibilmente cinica: un testo che bisognerebbe far leggere a dei veri “Ministri del governo” oltre alla miriade di psicologi che ormai stanno più in televisione che nei loro studi ad ascoltare la gente – perché è qui la spiegazione migliore che sia mai stata data sui motivi della diffusione dell’alcool tra i giovani. Esilarante e veritiera La faccia di Briatore, fondamentale Diritto al tetto sul problema degli spazi abitativi, generazionali ma fino ad un certo punto Ballata del lavoro interinale e Il futuro è in trappola. “Tempi bui” è semplicemente un disco da non perdere, cronaca della contemporaneità e descrizione amara dello spirito dei tempi. Potrà anche arrecare del lieve fastidio allo stomaco a chi non saprà prendere gli argomenti trattati con un po’ di ironia usata giusto per sdrammatizzare. Ma in realtà siamo tutti ben consapevoli del fatto che ci sarebbe ben poco da ridere di ‘sti tempi bui.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Ministri
  • Anno: 2009
  • Durata: 43:09
  • Etichetta: Universal

Elenco delle tracce

01. Tempi bui
02. Bevo
03. Il futuro è in trappola
04. La faccia di Briatore
05. Il bel canto
06. La casa brucia
07. Diritto al tetto
08. Berlino 3
09. E poi si spegne tutto
10. Vicenza (la voglio anche io una base a)
11. Ballata del lavoro interinale
12. Chiediti come perdere peso (bonus-track)

Brani migliori

  1. Tempi Bui
  2. Bevo
  3. La faccia di Briatore

Musicisti

Divi: voce, basso
Fede
: chitarra, voce
Michi
: batteria

Alberto "Bolla" Bollettieri: trombone
Luca Specchio
: sax
Fabio "Lo splendido" Buonarota
: tromba e flicorno
Marco Dell'Acqua
: violoncello
Michele Mercuri
: contrabbasso
Tommaso Fiori
: synth
Davide "Il Debe"Debenedetti
: synth
Maurizio "Capocomico" Palmieri
: percussioni, cori
Francesca Cacciatore
: voce, percussioni, cori
Jacopo "L'uomo armato" Tarantino
: pianoforte