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The Bastard Sons of Dioniso

The Bastard Sons of Dioniso

Dopo due anni di tour sono tornati  i Bastard Sons of Dioniso con il loro sesto album: il titolo è celato in un rebus da decriptare dalla foto di copertina, lavoro per enigmisti incalliti, che ha regalato una serata unplugged a chi è riuscito a risolverlo (ad oggi il busillis è già stato risolto ma non ne sveliamo la soluzione...)
Per questo lavoro il gruppo ha abbandonato le grandi label preferendo autoprodursi tramite la Lp&friends, con l’intenzione di veicolare attraverso il circuito alternativo - lontano dalle majors – il loro prodotto. Una scelta sicuramente difficile ma anche coraggiosa, che ha lasciato liberi gli artisti trentini di seguire il solco della loro ispirazione senza costrizioni di marketing e violenze mediatiche di promozione. E le oltre 450 date live dalla loro nascita nel lontano 2003 dimostrano che con tanta passione e fatica ce la si può fare.

Le dieci tracce non escono dallo stile consolidato nel disco precedente (Per non fermarsi mai, 2011) con  chitarra, basso e batteria sempre in prima linea a condurre l’ascoltatore su sentieri tra l’hard rock e la matrice degli Zeppelin. Non tradiscono la loro ispirazione primaria che li ha portati sino ad oggi, ovvero pochi fronzoli e solo dove strettamente necessari (troppo spesso vengono classificati, ci si permetta, un po’ avventatamente, come band punk rock).
Anzi, ancora più che in precedenza, non cadono nel tranello di un facile primo ascolto e forse solo il brano Ti sei fatto un'idea di me, frutto della collaborazione con lo scanzonato Bugo, mostra una maggiore e immediata orecchiabilità rispetto alle altre tracce del disco. Del resto,  in  tutta la produzione dei Bastard i testi non sono mai stati banali, mai da "amore in gondoletta”, sempre ispirati invece da una ricerca interiore in contrasto con una realtà in cui la mancanza di valori domina incontrastata.

Senza esibire alcun particolare impegno politico suscitano inevitabilmente una riflessione sulle dinamiche di una società che ti spreme e ti conduce neanche troppo subdolamente ad un consumo mirato e bulimico senza via d’uscita. Può sembrare banale ma la capacità dei Bastard, accentuata anche da un puntuale uso del  vocalizzo armonico, è proprio quella di accompagnarti fuori dalla routine del souvenir verso ideali picchi dolomitici, verso un contatto puro con quella natura che pare essere rimasta l’unica depositaria del segreto dell’universo. Anche il singolo di lancio Trincea, arrichito da un orchestrale sottofondo d’archi della formazione Gnu Quartet, evoca l’immagine di delicate stelle alpine su granitici riff di chitarra e sottolinea la loro sensibilità nei confronti di mondi musicali diversi. Esattamente come dimostra il coro degli alpini inserito nel pezzo Precipito, a conferma di quanto la loro terra di nascita e crescita sia ricca di visioni verso più altezze. Complici le capacità tecniche da veri polistrumentisti, dal vivo riescono, con la loro spontaneità e facilità di esecuzione, ad eliminare il confine tra palco e platea coinvolgendo e divertendo  gli spettatori che percepiscono subito che di fronte ci sono persone “vere”, che non si risparmiano, che credono profondamente nella propria passione e che per primi vogliono che i loro live siano prima di tutto una festa di suoni e sensazioni.

Se conoscete già i Bastard e li avete apprezzati in passato non potete non continuare questa avventura musicale; se al contrario non li avete mai conosciuti ma il vostro orecchio è stimolato dal sound di gruppi storici come i Led Zeppelin, Acdc, Black Sabbath allora vi stupiranno piacevolmente; se poi il vostro orto musicale interiore coltiva altri interessi, quando capiteranno nella vostra  zona (qui in calce le date del tour estivo), andate a un loro concerto e tornerete a casa con nuove sementi da innaffiare…

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In dettaglio

  • Produzione artistica: The Bastard Sons of Dioniso
  • Anno: 2014
  • Durata: 42
  • Etichetta: Fiaba Music - LP & Friends srl

Elenco delle tracce

01. Bestia tra il bestiame
02. Denti
03. Trincea
04. Compro oro
05. Precipito
06. Iodio a Milano
07. Cassandra
08. Samurai
09. Ti sei fatto un'idea di me
10. Cio che reggeva il mondo

Brani migliori

  1. Denti
  2. Trincea
  3. Samurai

Musicisti

Jacopo Broseghini: voce, basso  -  Federico Sassudelli: voce, batteria  -  Michele Vicentini: voce, chitarra