Park Avenue
L’approccio è marcatamente anglofono. Testi in inglese, bio in inglese, Novara, loro città natale diventa Novaraland. Tutto questo in linea con una tendenza piuttosto diffusa tra i gruppi rock italiani emergenti, quella cioè di scegliere il vestito inglese o americano per proporsi. Del resto è musica rock che, ma questa è una vecchia questione, ha poco a che fare con la natura musicale italiana.
Il tiro dei Park Avenue è comunque quello giusto: chitarre spianate, basso e batteria che spingono e una voce incisiva e sostanziosa. La band è nata a Novara nel 2005 ed ha al suo attivo un EP, “Not a marionette” del 2006 e il demo “Alza il volume” del 2007. Oltre a questo diversi allori (primi alla finale internazionale di Emergenza contest, vincitori di Giovani Espressioni nel 2007 e di Mind The Band 2008), ottimi riscontri live ( Festival di Sziget nel 2007, il M.E.I. e Cinecittà Fest) e finalmente lo scorso anno questo primo cd,“Time To”.
L’album si apre con i semi di elettronica sparsi nella prima traccia, “Automatic”, che è il degno incipit ad un disco che merita diversi ascolti. “Runaway boy” si fa ricordare per l’ottimo giro di basso, “Goldenmind” rallenta l’andamento, mentre “Time to” suona molto chitarristica e particolarmente incisiva. Il suono rivela la sua matrice americana, e il fatto che l’album sia stato masterizzato (mastering) a Los Angeles non è assolutamente secondario.
I Park Avenue piacciono anche per l’equilibrio che riescono a imprimere ai suoni, alternando momenti dall’alto tasso energico a ballate al rallentatore, come “Morphine”, dal testo piuttosto nichilista.
Un album italiano per una band dall’ambizione internazionale, che è pronta per salpare verso lidi europei, nei quali proporre dal vivo il proprio show. Power rock, è questo il motto che identifica senza mezzi termini i novaresi Park Avenue, dei quali apprezziamo anche la propensione a liberarsi da facili schemi, che affollano il mare magnum del rock, pur rimanendo fedeli a stilemi piuttosto classici. Un esordio interessante, che apre loro buone prospettive per il futuro.
01. Automatic
02. Runaway boy
03. Goldenmind
04. Time to
05. Play
06. Morphine
07. South road
08. On my own
09. Lady truth
10. Over
11. On August 15
12. Dawn
Vinicio “Vins” Vinago: drums & percussion Alberto “Spillo” Piccolini: bass Marcello “Cello” Cravini: lead guitar Federico Marchetti: Vocals & rhytmic guitar Fabio Gargiulo: guitars, piano, hammond Naro: synth & sound design Spillo & Fabio: creative add percussion