Maria Lapi
Sono passati ben sette anni dal suo esordio ed è cambiato parecchio, nel frattempo, sia nella scrittura che nella veste espressiva con cui Maria Lapi ha rivestito i brani del suo secondo lavoro Tra me e il mare che, solo temporalmente, è il seguito di Ignote melodie, uscito nel 2010. E’ passato parecchio tempo, è mutato lo stile e l’approccio alla scrittura è divenuto meno “leggero”, meno ingenuo, se vogliamo. C’è ora una maggiore attenzione a ciò che avviene “fuori” da sè, rispetto a quando la musica ed i testi erano più centrati sul sé, ed anche musicalmente il pop acustico che di fondo caratterizza questo lavoro si è fatto più raffinato ed ha raccolto ed elaborato numerosi spunti jazz, già anche solo accennati fin da allora, facendoli definitivamente propri.
Passare da Milano a Nuoro, poi, significa davvero non solo cambiare luogo, ambiente e paesaggio, ma anche prospettiva e, se vogliamo, stile di vita e la musica, necessariamente, in quanto espressione intima di sé, non può che risentire in qualche misura di questo cambiamento così radicale. Dalla realtà metropolitana a quella in un luogo di mare il salto è indubbiamente notevole, esattamente lo stesso passaggio che si verifica transitando da una vita congestionata, ed in un certo modo necessariamente caotica, ad una più lineare, più riflessiva e per certi versi più semplice, ed anche le tracce di questo lavoro risentono di questa rilevante mutazione ambientale: arrangiamenti lineari, a tratti quasi scarni e un cantato che, prescindendo da rime e concatenazioni obbligate di strofe e ritornelli, diventa quasi dialogico, una sorta di chiacchierata serena e schietta, uno scambio di parole e di sensazioni fatto in totale distensione.
Quello che è cambiato, fondamentalmente, è l’approccio stesso alla musica: dall’urgenza di parlare di sè, al puro piacere di chiacchierare, non solo di sé, ma anche di altri: il monologo diviene dialogo, la proposta diventa scambio, l’ascolto assume un ruolo più importante, per lo meno uguale a quello che riveste la narrazione. Quello di Maria Lapi è un album equilibrato, che trasmette serenità, un lavoro definito e definitivo, che rappresenta la fine di un percorso, umano ed artistico, l’immagine precisa di quello che, oggi, è l’orizzonte personale della cantautrice pugliese che, in totale libertà, gioca con le parole e con le note, guarda il mondo e guarda se stessa sotto una luce differente e, probabilmente, molto più consapevole.
In bilico fra schegge del passato, malinconie appena accennate e sguardi solari e luminosi sul presente, Tra me e il mare è un percorso denso di incontri, di incroci, di relazioni profonde, ma anche di rapporti solo accennati che lasciano, comunque, tracce importanti e significative.
01. Tra le parole
02. L’incanto di un incontro
03. Madreamante
04. Bucce di limone
05. C’era da fare
06. Stregata dalla luna
07. Piccolo principe
08. Tra me e il mare
09. Conversazione
Maria Lapi: voce - Samuele Rampani: chitarre, cori, organo philicorda, basso - Fabrizio Fogagnolo: contrabbasso, basso elettrico - Stefano Tedesco: batteria - Mattia Boschi: violoncello - Raffaele Kohler: tromba - Ivo Barbieri: contrabbasso