Emanuele Passerini
Che tra musica e matematica ci sia uno stretto legame, è noto fin dai tempi dell’Antica Grecia per via dei principi partoriti da Pitagora o Archita. Anche la geometria rientra in questo legame; basti pensare alle “simmetrie musicali” utilizzate metodicamente da Johann Sebastian Bach, in particolare nell’opera Le Variazioni di Goldberg (1741-1745). Atterrando nel nostro tempo, il sassofonista Emanuele Passerini ha pubblicato per l’etichetta leccese “Dodicilune” – con cui ha già inciso altri lavori – Trio Geometrics, album nato dalla curiosità di scoprire in che modo la musica possa diventare “geometrica”, sia melodicamente che ritmicamente, allorché viene suonata in trio e senza uno strumento armonico tradizionale come il pianoforte.
Ad accompagnarlo in questa scoperta ci sono due musicisti top come Tito Mangialajo Rantzer e Tiziano Tononi, ottimi compagni di un viaggio speciale che è una sorta di dialogo a tre voci, ognuna con la propria identità e diversità, libere e indipendenti ma allo stesso tempo strettamente interconnesse e comunicanti tra loro. L’idea del trio riporta al triangolo, l’unica figura geometrica in cui ogni vertice è sempre in contatto con gli altri due; trasportando questo concetto in musica, la relazione triadica si traduce in un’interazione molto stretta e profonda tra le parti che porta alla creazione di bellezza ed emozione.
Dal primo ascolto emerge un notevole dinamismo musicale, intrigante e travolgente, presente nelle sei composizioni originali, ad esempio nell’iniziale Stevelonious e in Untitled che chiude il disco col botto. La lunga suite di oltre sedici minuti, composta dall’unione di tre brani (Glancing Backwards, Green Walnut e Amber) degli anni ‘60/‘70 dei primi gruppi dell’inglese John Surman, mette in evidenza tutta la maestria dei tre Numero 1 che, per concludere, sembrano avere impresse nel loro DNA straordinarie “geometrie musicali”.
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01. Stevelonious
02. Invocation - Trayne
03. Stairs
04. Jump & Run
05. Intervals
06. Glancing Backwards - Green Walnut - Amber
07. Deadline - The Crust
08. Untitled
Emanuele Passerini: sax soprano - Tito Mangialajo Rantzer: contrabbasso - Tiziano Tononi: batteria, percussioni